Domenica 23 giugno è stata giornata di votazioni in Albania. Si sono svolte difatti nel Paese delle Aquile le elezioni politiche per il rinnovo del parlamento. Una miriade i partiti e le liste in lizza riunite in due coalizioni principali che si richiamano al centrodestra e al centrosinistra.
Il Centrodestra: Alleanza per l’impiego, il benessere e l’integrazione è capeggiato dal Partito Democratico dell’inossidabile Sali Berisha.
Quanti manifesti, ovunque volantini. Comizi e incontri porta a porta, nei bar, nei ristoranti, al mercato, nei luoghi pubblici. Caroselli di auto e supporters eccitati. E, come succede in tutti i paesi in prossimità delle elezioni, sistemazione veloce di strade dopo l’incuria di anni, concessione facile di autorizzazioni, inaugurazioni di opere pubbliche, promesse, solo promesse.
Il Centrosinistra, Alleanza per l’Albania Europea, è capeggiato dal partito Socialista di Edi Rama . La campagna elettorale è stata accesa, vivace e … colorata: dal blu dei democratici al rosso-ciclamino dei socialisti. Le città e i villaggi si sono riempite fino all’inverosimile di bandiere, gigantografie, La vittoria è stata grande. Ci sarà la RINASCITA?
Ma, a parte queste note di colore, l’evento del 23 giugno è stato certamente importante per la giovane democrazia albanese per consolidare le sue istituzioni, garantire maggiore legalità, combattere la corruzione dilagante e offrire, anche, una immagine migliore di sé al mondo intero.
I Vescovi albanesi per il bene del Paese avevano chiesto, che gli elettori premiassero quelle forze politiche che hanno nel loro programma la promozione dei valori umani, la lotta alla corruzione, i diritti inviolabili della persona, la difesa della vita e della famiglia, pietra angolare di una società sana. Ora ci saranno i fatti? Ognuno dovrà impegnarsi e responsabilizzarsi.
bellissime le foto
RispondiEliminane hai prese quasi tutti i partiti diversi