mercoledì 28 maggio 2014

ANCHE A CASA MIA, dietro l'angolo di Alba, C'è SEMPRE IL BARATTOLO MEDIO DI NUTELLA. Che buona...


Il 20 aprile del 1964 nacque ad Alba nella fabbrica Ferrero il primo barattolo di Nutella. È divenuta così popolare che in 50 anni ne sono state vendute 365 mila tonnellate
Il famoso barattolo di Nutella
Tante grandi idee nascono in tempo di crisi, e con l’aiuto dei guai. La crisi: per “allungare” la cioccolata che costava cara, nel 1945 nei tempi duri del primo dopoguerra – ad Alba, nel cuore delle Langhe – il mastro pasticciere Pietro Ferrero mise delle nocciole tritate. Ne creò una crema che vendette ai pasticceri della sua città.
Da questa crema creò poi i famosi cioccolatini a cui diede il nome di Giandujot. I guai: ci sono un paio di versioni della storia dei guai. La prima vuole che un’estate, a causa del grande caldo, i Giandujot cominciarono a sciogliersi trasformandosi in crema, e i negozianti iniziarono a venderla come cioccolata da spalmare; la seconda vuole che  il prodotto si sciolse nei magazzini della fabbrica di Alba e fu travasato in barattoli.
Sta di fatto che il 20 aprile1964 nacque il primo barattolo di Nutella. Il nome?
 
Una strana combinazione di inglese e italiano: l’inglese NUT (=nocciola) più la desinenza  italiana ELLA, che non vuol dire un granché ma che suona bene e ricorda qualcosa di buono. Oggi la Nutella compie 50 anni: è un prodotto così popolare in tutto il mondo che di esso sono state vendute 365mila tonnellate: mettendo in fila i barattoli di Nutella prodotti in un anno si farebbe una linea lunga più di 1 volta e mezzo la circonferenza della Terra!

lunedì 26 maggio 2014

UNA STORIA CHE FA RIFLETTERE.

Questa è la storia di due fratelli che vissero insieme d'amore e d'accordo per molti anni.

Vivevano in cascine separate, ma un giorno scoppiò una lite e questo fu il primo problema serio che sorse dopo 40 anni in cui avevano coltivato insieme la terra condividendo le macchine e gli attrezzi, scambiandosi i raccolti e i beni continuamente.



Cominciò con un piccolo malinteso e crebbe fino a che scoppiò un diverbio con uno scambio di parole amare a cui seguirono settimane di silenzio.
Una mattina qualcuno bussò alla porta di Luigi.
Quando aprì si trovò davanti un uomo con gli utensili del falegname:"Sto cercando un lavoro per qualche giorno", disse il forestiero,
"forse qui ci può essere bisogno di qualche piccola riparazione nella fattoria e io potrei esserle utile per questo".
"Sì", disse il maggiore dei due fratelli, "ho un lavoro per lei.
                   
Guardi là, dall'altra parte del fiume, in quella fattoria vive il mio vicino, beh! È il mio fratello minore.
La settimana scorsa c'era una splendida prateria tra noi, ma lui ha deviato il letto del fiume perché ci separasse. Deve aver fatto questo per farmi andare su tutte le furie, ma io gliene farò una.
Vede quella catasta di pezzi di legno vicino al granaio? Ebbene voglio che costruisca uno steccato di due metri circa di altezza, non voglio vederlo mai più".
Il falegname rispose:"Mi sembra di capire la situazione".
Il fratello maggiore aiutò il falegname a riunire tutto il materiale necessario e se ne andò fuori per tutta la giornata per fare le spese in paese.
Verso sera, quando il fattore ritornò, il falegname aveva appena finito il suo lavoro.
Il fattore rimase con gli occhi spalancati e con la bocca aperta. Non c'era nessuno steccato di due metri.
Invece c'era un ponte che univa le due fattorie sopra il fiume. Era una autentica opera d'arte, molto fine, con corrimano e tutto.

In quel momento, il vicino, suo fratello minore,venne dalla sua fattoria e abbracciando il fratello maggiore gli disse: "Sei un tipo veramente in gamba!
Ma guarda! Hai costruito questo ponte meraviglioso dopo quello che io ti ho fatto e detto".
E così stavano facendo la pace i due fratelli, quando videro che il falegname prendeva i suoi arnesi.
No, no, aspetta; rimani per alcuni giorni ancora, ho parecchi lavori per te, disse il fratello maggiore al falegname.

"Mi fermerei volentieri", rispose lui, "ma ho parecchi ponti da costruire...".

Molte volte lasciamo che i malintesi e le stizze ci allontanino dalla gente a cui vogliamo bene,
 molte volte lasciamo che sia l'orgoglio a prevalere sui sentimenti.
Non permettere che ciò succeda nella tua vita. Impara a perdonare e apprezza quanto hai.
Ricorda che perdonare non cambia nulla del passato, ma del futuro sì. Non conservare rancore né sentimenti di amarezza che ti feriscono,
ti allontanano da Dio e dalle persone che ti vogliono bene. Impara ad essere felice e a godere delle meraviglie che Dio ha creato.

Egli ti ama e desidera che tu abbia una vita felice e piena di amore e armonia. Non permettere che un piccolo incidente rovini una grande amicizia.
Ricorda che il silenzio, a volte, è la miglior risposta.
Ciò che più importa è una casa felice. Fa' tutto quello che è nelle tue mani per creare un ambiente di pace e armonia.

Ricorda che la miglior relazione è quella in cui l'amore tra due persone è più grande del bisogno che hanno l'una dell'altra.




















mercoledì 21 maggio 2014

MERCOLEDÌ 21 MAGGIO 2014

PASSAGGIO DEL GIRO D'ITALIA A NERVI

 Il giro d'Italia è stato vissuto anche qui a Nervi. Anche sulla strada accanto alla chiesa dell'Assunta molti di noi della parrocchia abbiamo vissuto con entusiasmo questo momento sportivo.












 Molta gente sul marciapiede in riva al mare guardava in spiaggia i molti bagnati ed intanto colloquiava di gusto sulle vicende delle attualità politiche, sportive e varie.
Nel'attesa del passaggio dei ciclisti, abbiamo potuto eleggere le tre Miss-Giro D'Italia 2014, nelle splendide signore Franca, Ester ed Angelina che qui posano sorridenti e felici col Parroco.

lunedì 19 maggio 2014

Bravissime catechiste

Sr. Mila,  Annalisa  e Simona hanno preparato con molto impegno i  26 bambini  alla prima comunione con tre anni di incontri sul catechismo. Ora per altri tre anni li prepareranno alla cresima. Speriamo che dopo cosi'  tanti sacrifici almeno la maggioranza continui il cammino di fede nella vita. Grazie comunque a nome dei ragazzi, a nome del parroco, e soprattutto a nome di Dio.

sabato 17 maggio 2014

PELLEGRINAGGIO ALLA MADONNA DELLA GUARDIA


Una  buona occasione per conoscerci  e stare insieme con tante persone della parrocchia.

Sabato pomeriggio 17 maggio abbiamo nuovamente avuto la gioia di vivere un'esperienza di Comunità Vicariale e Parrocchiale, infatti alcuni di noi, su due pullman, siamo saliti al Santuario della Madonna della Guardia a conclusione dell'Anno Pastorale e, soprattutto, per dire GRAZIE alla MADONNA di tutti i favori che non ci fa mai mancare e perchè la Sua materna protezione  non venga mai meno sul nostro quotidiano cammino.  Arrivando sulla spianata, dopo breve tratto a piedi recitando il Rosario, si aveva la gioiosa certezza che 'i nostri piedi si fermassero alle porte della Casa di tutti' e che Maria stessa fosse ad attenderci....  

La S.Messa, concelebrata da tutti i nostri Sacerdoti e servita da quattro giovanissimi Ministranti, è stata il momento più sentito e sacro, espressione della nostra preghiera 'un cuor solo ed un'anima sola'.  Ci è stato nuovamente rivolto l'invito di Maria a Cana, di fare ciò che Gesù ci avrebbe detto, senza paura, per avere fede in Lui, come chiestoci  nel Vangelo ascoltato e meditato. Ognuno di noi ha messo nel Cuore di Maria desideri, preoccupazioni, fatiche, sconfitte, speranze di tutti, perchè sia Lei a trasformare tutto in Volontà di Dio per noi. Terminata la celebrazione, c'è stato  'tempo libero', così ciascuno ha potuto, a piacere, condividere un momento di gioiosa amicizia e piacevole compagnia.   Alle 18 circa, ancora un personale, filiale, affettuoso sguardo e saluto alla Mamma, prima di riprendere il ritorno, con l'animo carico della Sua tenerezza, che abbiamo sentito di dover 'tradurre' ogni giorno in amore e ascolto reciproco.  Speriamo di cuore che queste occasioni di incontro e comunione si possano ripetere spesso, espressione del nostro costruttivo desiderio di stare e 'crescere' insieme.    Roberta.

 

venerdì 16 maggio 2014

SINODO SUI CONSACRATI NEL 2015 VOLUTO DAL PAPA.




Brano di un'intervista che Antonio Spadaro, direttore di Civiltà cattolica, ha fatto a papa Francesco:




«Qual è oggi nella Chiesa il posto specifico dei religiosi e delle religiose?».

«I religiosi sono profeti. Sono coloro che hanno scelto una sequela di Gesù che imita la sua vita con l’obbedienza al Padre, la povertà, la vita di comunità e la castità. In questo senso i voti non possono finire per essere caricature, altrimenti, ad esempio, la vita di comunità diventa un inferno e la castità un modo di vivere da zitelloni. Il voto di castità deve essere un voto di fecondità.

   

 Nella Chiesa i religiosi sono chiamati in particolare ad essere profeti che testimoniano come Gesù è vissuto su questa terra, e che annunciano come il Regno di Dio sarà nella sua perfezione. Mai un religioso deve rinunciare alla profezia. Questo non significa contrapporsi alla parte gerarchica della Chiesa, anche se la funzione profetica e la struttura gerarchica non coincidono. Sto parlando di una proposta sempre positiva, che però non deve essere timorosa. Pensiamo a ciò che hanno fatto tanti grandi santi monaci, religiosi e religiose, sin da sant’Antonio abate.


 Essere profeti a volte può significare fareruido, non so come dire... La profezia fa rumore, chiasso, qualcuno dice “casino”. Ma in realtà il suo carisma è quello di essere lievito: la profezia annuncia lo spirito del Vangelo»











giovedì 15 maggio 2014

RITROVARSI INSIEME

Dopo questi mesi di verifica e di studio sulla famiglia promosso dalla diocesi con il Cardinale di Genova, anche alcuni della nostra parrocchia dell'Assunta hanno voluto fare un bilancio del cammino di quest'anno. Siamo stati bene insieme tutta la serata e ci siamo detti che la famiglia è la realtà migliore della chiesa. In preparazione al sinodo di ottobre, continueremo a riflettere e pregare perchè ci entri in cuore lo zelo per la piccola chiesa e siamo capaci di scommettere ancora su di lei.

lunedì 12 maggio 2014

Cresime di quest'anno

I diciannove ragazzi si sono preparati bene per il passo così importante della S. Cresima che li ha portati al Sacramento della maturità'. Tra di loro e con le catechiste c'è stato un clima di  gioia e di amicizia. Il vescovo Mons. Giulio Sanguineti  ha presieduto la funzione con semplicità e profondità' facendo capire ai ragazzi che  la loro forza nella fede viene dello Spirito Santo. Anche io alla fine del rito, ringraziando tutti quelli che hanno collaborato per la realizzazione della festa della cresima ho  augurato ai ragazzi di chiedere sempre più nei nostri tempi il dono della Fortezza per far fronte alle crisi di una società che a loro non dà più garanzie. 

Prima della cresima il saluto del Vescovo

I ragazzi con l'aiuto di Dio, della Chiesa, dei genitori, degli amici dovranno prendere in mano la loro vita per affrontare i sacrifici che l'impegno cristiano richiede ed avere sempre il sorriso sul volto. Il Vescovo ha sottolineato che il servizio è la più bella caratteristica di un ragazzo che vive la sua Fede.

Prime Comunioni del 2014 all'Assunta di Nervi

sabato 10 maggio 2014

La croce e' molto in alto.

Michela  vuol mettersi al posto di Gesu'  Crocifisso?

Veduta sul mare

Accanto alla chiesa dell'Assunta la spiaggetta incomincia a prendere vita e si anima degli amanti del mare che gia' si godono i primi raggi del sole che danno vita e calore. C'e' allegria e quasi si sognano la vacanze...

Ritiro ragazzi prima comunione

Tutti insieme i 26 ragazzi con i genitori si sono preparati per il giorno piu' bello. La prima Comunione. Una mattinata di riflessione sul brano della vite e dei tralci. Poi le prove perche' tutto si svolga senza troppe emozioni che fanno sbagliare. Il pranzo insieme... e' gia' festa grande.Poi domani sara' la festa con tutti, parenti, amici, parrocchiani.... Gesu' e' il centro della loro vita... almeno per ora.

giovedì 8 maggio 2014

Giornate di sole a Genova

Genova  in questi giorni e' stata definita la citta' piu' felice d'Italia. Sara' vero? La gente e' tranquilla. Non manca nulla. Le case sono belle. Il clima Ideale, il turismo qualificato. E perfino la fede e' ben radicata. Tutto fa capire che a Genova si vive da veri "signori". Per tutto questo ed altro ancora c'e' felicita' nelle persone.

lunedì 5 maggio 2014

UNA GRANDE FESTA AL PALASPORT DI GENOVA


NON SI PENSAVA DI RIUSCIRE A RADUNARE COSì TANTA GENTE...
Adulti, giovani, ragazzi, bambini soprattutto intere famiglie di varie parrocchie con i loro pastori e animatori pastorali hanno costruito questo momento entusiasmante di vita insieme dopo quasi un anno di preparazione.
Il papa convocherà il prossimo anno il sinodo mondiale sulla famiglia e si baserà sulla esperienza vissuta qui a Genova per rilanciare il grande progetto ecclesiale di pastorale familiare e della coppia di tutto il mondo.
Tutti insieme col cardinale ci siamo sentiti famiglia di famiglie nella chiesa.

IMPORTANTE APPUNTAMENTO DIOCESANO


IN RIVA AL MARE LA CONVOCAZIONE DELL'ANNO SULLA FAMIGLIA.
Le esperienze di varie coppie per riflettere su come oggi  si può aiutare ogni singola famiglia. Gli ideali cristiani sono dei puntisaldi per una  buona riuscita della vita a due.


domenica 4 maggio 2014

Convegno sulla FAMIGLIA

lA GIORNATA DEL 4 MAGGIO ALLA FIERA DI GENOVA RESTERA' STORICA.
Quasi novemila persone insieme col Cardinale per riflettere sulla famiglia  e i suoi problemi oggi.





sabato 3 maggio 2014

L'AMICO DI EMMAUS

In questa domenica meditiamo in modo speciale l’episodio dei discepoli di Emmaus. Ha una carica speciale per me. Forse perché Gesù appare a due persone sconosciute, due semplici discepoli... Forse per l’ambientazione al tramonto, momento sempre particolarmente propizio per l’intimità. Forse per quella gioia profonda (“non ci ardeva forse il cuore mentre lui parlava?”)
I brani evangelici delle apparizioni del Risorto mi hanno sempre affascinato. Hanno una carica evocativa fortissima, un senso profondo del mistero, un senso forte e intimo di gioia, di qualcosa che si sperimenta ma che non si può spiegare. Tra tutti : è un’esperienza ripetibile oggi, non è legata solo a quella sera di pasqua, è l’emblema della vita dei discepoli di Gesù, quando improvvisamente gli occhi si aprono, e si vede Lui presente, nascosto dietro ogni cosa.(Un amico)