martedì 31 luglio 2012

IMPARARE A FILARE, TIRANDO LE FILA, O IL FILO?


Negli anni della mia infanzia sentivo dire l'espressione:"...Quando Berta filava..." e si andava col pensiero ai tempi dei tempi. Si diceva anche di intessere il filo del discorso. Ora capisco l'origine di tali riferimenti. L'altro giorno nel vicinato della scuola dove abito a Rreshen, mi hanno presentato Berta che filava la lana di pecora ed aveva già costruito una buona matassa con la conocchia. Quando le ho chiesto di poter vedere l'arte del filare e poterle fare una foto, la sig.ra Berta è stata felicissima e mi ha promesso che quella lana la impegnava per farmi un paio di calze per il prossimo inverno che qui è particolarmente freddo. Ho visto tanto rispetto ed affetto nei miei confronti.
Mentre ormai con la TV, con internet, coi computer e cellulari, con gli aifon e gli aipadh (si scrive così?) siamo aggiornatissimi in tempo reale sulle notizie a livello mondiale, tanto che fino all'estremo confine del mondo si conoscono le novità, qui a Rreshen, le notizie circolano immediatamente, con una facilità estrema, anche tra coloro che non hanno i mezzi di comunicazione telematica.Pare che tutti sanno tutto con la comunicazione verbale che è ancora il mezzo antico più coinvolgente ed efficace.Così in questo dialogo si esprimono "de visu", non solo le notizie, ma anche si comunica amicizia, sentimenti e c'è un'intesa che non è male.









martedì 24 luglio 2012

NELLO ZAINO TANTA FELICITA' FATTA DI PICCOLE COSE

2012... un'estate diversa. Vivere i campi scuola anche in Albania, per adolescenti e giovani è sicuramente un punto forte che incide molto sulla formazione cristiana. La nostra casa a Rreshen in questi giorni trabocca di euforia e di gioia per la festa dello stare insieme.
Molti giovani in turni diversi stanno vivendo l'esperienza di costruire l'amicizia ispirandosi ai valori della fede. Il primo turno ha vissuto un'esperienza per giovanissimi, animata dai salesiani di Scutari e chiamata "Kampi Savio"

 Mi è piaciuto poter vedere come un ragazzo mio conterraneo, Domenico Savio di Riva di Chieri, sia imitato in questa terra che cerca di rilanciarsi nella ripresa difficoltosa della pratica cristiana.
 I vari momenti delle attività seguono un programma ben sperimentato dal metodo "preventivo" di Don Bosco. Come in un vortice si susseguono gli incontri di formazione, i gruppetti di approfondimento, le scampagnate, i pasti rumorosi, festosi e nutrienti a base di "Makarona", patatine, bistecche di maiale, fagioli, Byrek, formaggio...e tantissime angurie. Anche la musica, i canti con i loro messaggi e i momenti di preghiera, sono presi sul serio ed interiorizzati. C'è  armonia tra tutti e si respira aria di paradiso.
 I ragazzi dai 12 ai 15 anni  hanno ancora  un fresco entusiasmo per l'associazionismo e vengono plasmati dalla forza del Vangelo che sperimentano vero perchè vissuto insieme. I loro volti sono belli per la luce interiore che ancora hanno.
Il poter stare con loro per seguire e guidare gli animatori, fa bene anche a noi maturi e ci riporta agli entusismi dei tempi vissuti per esempio da me personalmente per oltre 20 anni in Sardegna. 
 Anche oggi è meravigliosa la capacità dei ragazzi di coinvolgersi in quell'essere un cuor solo ed un'anima sala che li affratella e li rende capaci da essere attenti l'uno all'altro. Ho visto che il loro ascolto e la loro sete di vero è ammirevole e tocca a noi animatori creare il terreno adatto perchè il seme porti frutto. 
 
Dopo l'esperienza forte, gradita e coinvolgente, di questi giorni, ho visto partire i ragazzi per tornare alla loro quotidianità con i loro zaini pieni di felicità, fatta di piccole cose.



sabato 21 luglio 2012

UN MAESTRO UNICO E SPECIALE CHE DA' LUCE E FORZA.

 A Fane, piccolo villaggio dell'Albania ai confini della Mirdita, sulle montagne verso il Kosovo, un gruppetto di Gen2-3, si sono date appuntamento in una bellissima casa tenuta dalle suore della Carità per il loro convegno in preparazione al Genfest che si terrà a fine agosto a Budapest.
 Ho potuto partecipare, anche io, invitato da Marcella, la capofocolare, per dare la mia testimonianza su chi è Gesu' Maestro per me. A mano mano che mi presentavo, dicevo che fin dagli anni della mia fanciullezza io cercavo di conoscere ed incontrare Gesù.












Avevo studiato molto in teologia la Sua vita e ascoltato le Sue parole, e quando con gli amici del movimento ho incominciato a metterle in pratica, ricordo che solo allora veramente Lui è stato Maestro che parlava dentro di me. Inoltre quando sceglievo di fare la Sua Volontà, sentivo che Lui mi guidava nelle strade del Suo Amore e quando aiutavo ogni prossimo che incontravo Lui si presentava a me e dava gioia parlando al mio cuore.
 Ho avuto la sensazione che , in quell'ambiente spettacolare per il paesaggio, accolgiente e raccolto, a mano a mano che parlavo alle Gen, Lui era per me Maestro, perchè sentivo la Sua presenza tra noi. Tornando a casa all'imbrunire, quando ormai il sole si era nascosto dietro le cime, guardavo il cielo sereno e luminoso e sentivo nel cuore la gioia di avere come punto di riferimento nella mia vita, quell'Unico Maestro che seguo ogni giorno ovunque vada.

sabato 7 luglio 2012

FESTA DEI BATTESIMI NEI VILLAGGI DELLA MIRDITA

 
 Una festa da ricordare per molto tempo quella vissuta a Shpal -Mirdita-nel giorno dedicato ai due santi apostoli Pietro e Paolo.Tutta la comunità della zona si è coinvolta per preparare la chiesa e rinnovare i locali con la partecipazione di tutti come in un mini-campo di lavoro. 
Fuori dalla chiesa c'era l'erba molto alta e all'interno della chiesa i muri erano corrosi dall'umidità e le ragnatele in alto sembravano irrangiungibili. Anche i vetri erano sporchi come pure le panche erano impolverate e macchiate e mancavano alcune lampadine. 
 Dopo gli incontri di catechesi per predisporre gli animi alla fede e preparare adeguatamente i 28 battenzzandi a far parte della famiglia cristiana, abbiamo pensato di distribuirci i compiti e abbellire i locali per la festa.Tutti hanno fatto esperienza concreta e dalla teoria si è passato alla pratica nel servizio, per essere Chiesa insieme e aiutarci l'un l'altro.
Il giorno del battesimo erano invitati molti parenti, oltre che i familiari e gli amici. Avevamo dedicato il tempo alla preparazione del Rito, a procurare tutto il necessario perchè tutto fosse pronto.Anche i canti,le letture,le varie perti del Rito del Battesimo erano state preparate bene.
 
La festa è stata bellissima. Una famiglia con tre figli, la mamma Lindita assieme ai suoi due figli, alcuni adulti, genitori con bambini piccoli hanno scelto di ricevere la vita di Cristo. Ora si prepareranno per la prima Comunione e la Cresima. La Fede è sempre da coltivare come una pianticella e siamo ancora all'inizio. Ci vorrà una continua evangelizzazione. Resta nel cuore la consapevolezza che la gioia di  questa giornata è stata costruita con l'impegno di tutti. Anche il gran pranzo a casa di Zef è stato una occasione di festa.