sabato 26 maggio 2012

I FRUTTI DI UN INTERO ANNO SCOLASTICO

Siamo in piena primavera. A Rreshen la pioggia non cenna a smettere da quasi 20 giorni. Viene voglia di godersi le rare giornate di sole con lo sport e le passeggiate . La natura è rigogliosa e verde e preannuncia che anche quest'anno si raccoglieranno i frutti. Sta finendo anche questo anno scolastico ed in giugno ci saranno gli esami. Da molte settimane chiediamo ai giovani di intensificare lo studio e l'impegno scolastico. Per il loro bene desideriamo per ciuscuno un ottimo esito nelle pagelle. Appunto la raccolta dei frutti di fine stagione o di fine anno scolastico.
     I professori intensificano le verifiche di fine anno. Gli elettricisti fanno il tirocinio pratico e si cimentano ad aggiustare il motorino del cancello elettrico. Tutti ci mettono le mani, ma il cancello non funziona ancora correttamente. Sarà troppo vecchio? 
I meccanici sono affezionati al loro trattorino rosso-blu e pare che dopo tanti tentativi per metterlo in moto, si sono accorti che mancava solo il carburante... ora è perfettamente funzionante... Era il primo anno che avevamo anche l'indirizzo di meccanica. Nel nuovo indirizzo scolastico prevediamo di organizzare meglio i vari settori in modo che i nostri studenti ecquisiscano una professionalità che dia loro un più sicuro inserimento nel lavoro. In questa fine anno scolastico, accanto alle attività impegnative si sono sviluppate anche le attività sportive nel campetto accanto alla nostra scuola. Giovedì scorso con alcuni abbiamo partecipato ad una partita di calcetto a livello nazionale tra le squadre del Rreshen e il Kukes, e purtroppo il risultato nostro non è stato beillante...abbiamo perso 5 a 2.
 Nella squadra guidata dal Prof. Luigj, il segretario della nostra squola c'erano Giergj e Aurel che hanno dato il meglio di sè stessi. Gli altri giovani, hanno fatto il tifo, ma forse non erano molto concentrati per il fatto che c'era anche una cantante di grido.
 Oltre la scuola, lo studio, la formazione ai valori, la partecipazione ai vari momenti ecclesiali come la celebrazione dei battesimi di alcuni nostri giovani e delle Cresime in programma in cattedrale domani pomeriggio, nel nostro centro ci siamo interessati anche di politica.
Quest'anno c'è stata la visita del presidente della Repubblica per le feste dei 15 anni della nascita della Diocesi, occasione in cui venne dato un riconoscimento da parte dello stato sia al Vescovo, Mons. Cristoforo, che al suo vicario, p. Lino. Anche il capo del governo Dr. Berisha, è stato a visitare la nostra cittadina che da un anno a questa parte ha migliorato alcuni servizi ed ha incentivato la cura del verde e la pulizia meticolosa per le strade. Questi aspetti hanno arricchito i nostri giovani che provengono dai villaggi e non hanno occasione di sperimentare una vera vita sociale. Anche questi sono frutti da raccogliere in questa fine anno scolastico.





domenica 20 maggio 2012

MISSIONE IN PROVA: UN BILANCIO ED UN RILANCIO

 Nei giorni scorsi la comunità dei Padri Somaschi di Rreshen in Albania ha vissuto un avvenimento eccezionale. Non Obama, nè altri personaggi si sono visti nella terra dei Balcani ma ben di meglio per noi della comunità. Sono stati da noi il p. Generale, P. Franco ed il P. Provinciale, il p.Michele che ci hanno onorati della loro visita.
Il  programma è stato intenso per il loro interessamento sull'andamento della nostra scuola con i nuovi sviluppi. Infatti da pochi giorni abbiamo ottenuto dal Ministero della pubblica istruzione di essere scuola professionale a tutti gli effetti con ben 6 corsi specifici e adeguati alle nuove richieste degli studenti che vogliono qualificarsi meglio per un futuro lavoro più sicuro. 
 Era la terza visita che p. Franco effettuava presso la nostra opera in questi ultimi sei anni.Tra l'altro ci ha detto che nel suo programma visiterà le comunità dei Padri Somaschi dell'est europeo ed ha iniziato dall'Albania che apre le porte all'oriente. Incontrando Mons. Cristoforo, il Vescovo di Rreshen, ha potuto conoscere la collaborazione stretta e la piena sintonia che c'è tra lui e noi Padri.

Sabato, giorno libero dalla scuola, lo abbiamo dedicato alla visita delle sei parrocchie in cui noi tre Padri Somaschi operiamo: Vela, Fang, Bukmire, Gesich, Sphal e Reps. Il P. Generale ha potuto constatare che la nostra missione, anche se è sempre in difficoltà, ha però la
caratteristica della forte significatività della nostra presenza. Operiamo in modo vivo e sempre in rinnovamento, per inculturarci ed adeguarci alle situazioni più imprevedibili. Abbiamo spesso l'impressione che qui in Albania bisogna ricominciare da capo a ricostruire le tradizioni cattoliche scomparse, evangelizzando i ragazzi e le famiglie e ricuperando i valori spazzati via dalle ideologie passate. La Provvidenza ci manda molti aiuti ed il sostegno di persone che collaborano alla nostra missione in ogni modo. Ad essi siamo molto grati perchè insieme si opera meglio.
  
Col p. Generale, il p. Provinciale e il p. Michele, abbiamo avuto la possibilità di visitare chiese ortodosse e moschee in Kossovo, che ci sono apparse vere e grandiose cattedrali per il loro splendore e la loro grandezza. La presenza cattolica è veramente in minoranza, ma non è che l'Islam incida molto sulla vita e sui costumi della gente che pare ispirarsi al mondo occidentale.
Ci ha colpito come all'imbrunire della sera ci siano tantissimi giovani che si riversano sulle strade per incontrarsi e far festa camminando  a frotte, velocemente, con un senso di ilarità e libertà. I giovani sono ancora semplici e belli perchè hanno poche risorse economiche e quindi si accontentano del poco che hanno. Si preparano ad un futuro che speriamo migliore.
 Nell'occasione di questa importante visita dei nostri superiori abbiamo potuto fare un bilancio sul nostro radicarci come Padri Somaschi in Albania. Certamente un bilancio ed un rilancio della nostra Missione che è ancora in prova. Intanto sentiamo di essere una comunità che ci crede in quello che fa e ci mette l'entusiasmo e ci confrontiamo spesso con la chiesa locale e le altre realtà. Sappiamo di evangelizzare, chiamati da otto anni nel campo dell'istruzione e della cultura per incidere meglio nel campo sociale. La Mirdita è una regione aspra e selvaggia, bella e povera, ma anche genuina e in attesa di una identità che la rilanci per non lasciarsi sfuggire gli abitanti verso le zone più pianeggianti, più comode e più ricche ma meno belle.
Le sorti del futuro sono nelle mani comunque della gente del posto che dovrà amare la propria terra e la propria gente, anche col nostro aiuto di missionari.








domenica 13 maggio 2012

ANCHE IN ALBANIA ... INSIEME PER L'EUROPA

          
                                      Sabato 12 maggio ho partecipato alla giornata Ecumenica Europea a Tirana, in concomitanza al convegno di Bruxelles, per costruire il cammino "Insieme per l'Europa"promossa dai movimenti, comunità e associazioni di varie chiese tra cui Cattolici, Ortodossi ed Evangelici. Con alcuni giovani della nostra scuola di Rreshen, fin dal mattino siamo giunti al magnifico parco del lago artificiale per partecipare ai momenti di riflessione per giovani. Abbiamo contribuito ad abbellire l'ambiente col verniciare cassonetti, armonizzandoci con la natura e creando fratellanza tra tutti. Ci sono piaciuti i 7 grandi sì alla vita, alla natura, alla solidarietà, alla pace, alla responsabilità sociale, all'economia giusta, al valore della famiglia.
  Dopo il pranzo consumato festosamente insieme, siamo scesi in un lungo e ordinato corteo per le vie del centro di Tirana, per incontrare le autorità e seguire in diretta il collegamento con Bruxelles e le 140 città europee collegate.
                                    Ho avuto la bellissima impressione che i giovani aiutano gli adulti a diffondere una nuova cultura dell'Unità.
 Essi guardano lontano e sono affascinati da un Ideale che accomuni le loro aspirazioni di fratellanza e di comunione.

 Passando davanti alla piramide ormai in disfacimento del mausoleo che doveva contenere le spoglie del duro dittatore Enver Osha, ho avuto la netta sensazione che, l'oppressione e le chiusure del passato hanno lasciato il posto alla ricerca comune del dialogo, dei valori spirituali, del servizio e del bene comune. Mi sembra di aver capito che il governo albanese presto demolirà questa struttura per rompere con il passato ed aprirsi ad un futuro di valori più universali ed umani. 
Nello sguardo perplesso di questa giovane dottoressa che insegna all'Università Cattolica e che ho conosciuto in sala-auduturium nel pomeriggio, mi è sembrato di cogliere la serietà dell'impegno nel rinnovare i giovani Albanesi con la cultura aperta agli Ideali cristiani. Cosa non facile ma con l'aiuto ed il sostegno delle forze cristiane che già sono unite si otterrànno i frutti positivi.
       Un particolare incontro fin dal mattino con questo giovane vescovo ortodosso, mi ha dato la possibilità di instaurare con lui una fratellanza spontanea e bella ed ho avuto la gioia di poter dire che c'è tanta ricchezza nell'unità anche rispettando la diversità. E' sempre Dio che fa cose grandi.