sabato 29 dicembre 2012

QUALCOSA DI NUOVO PER IL 2013 - AUGURI-

Oggi manca la gioia nella gente comune.



 


Qualche giorno fa ho potuto fotografare questo spettacolo della natura...era il 21 dicembre(?). Tristezza della natura? Qualcosa di catastrofico? Mi è venuto in mente che tutto può finire nel mondo. Ora che finisce l'anno 2012 sento  che molti fanno i bilanci e tirano le conclusioni sotto tanti aspetti della vita. Se si guarda la società occidentale, che è la più evoluta ed è immersa nel benessere e nel consumismo, pur avendo ogni comodità, non sorride più: viviamo in un mondo triste. Manca la serenità interiore. C’è la chiusura nell’egoismo. Ognuno pensa a sè stesso. La tristezza colpisce giovani ed adulti.

In questi mesi passati insieme coi ragazzi del convitto di Rreshen ho visto che i nostri giovani hanno ancora la gioia del sorriso...La gioia cristiana è una rivoluzione interiore; non viene dal di fuori, ma dal di dentro, nei momenti difficili, aiuta la pace del cuore.LA GIOIA è il primo Valore della vita ... anche qui in Albania, c'è un brutto grigiore da scrollare di dosso alla gente:“Voglio vedere sorridere. Un cristiano non ha alcun motivo per essere triste, mentre ne ha tanti per essere allegro”, diceva S. Ignazio di L.
Si moltiplicano oggi le feste e le occasioni di divertimento, ma non c’è la gioia di chi sa godere delle piccole cose. Tutti vogliamo essere felici. È la cosa che accomuna tutti, buoni e cattivi. Chi è buono, è buono per essere felice; chi è cattivo pensa che così facendo di procurarsi con ogni mezzo la felicità.
Manca la capacità di amare e di lasciarsi amare e soprattutto una vera educazione all'altruismo e all'Amore vero senza il quale non ci può essere gioia.  

                                                                    ”Nella tua Volontà è la mia gioia”(Sal. 118,16). Nessuno sperimenta in questa vita la vera gioia meglio dei veri credenti che hanno una forza interiore. Dentro la Chiesa, c’è bisogno vitale della testimonianza della gioia. La gioia ce l'ha chi opera il bene. Chi è felice, in genere, non è amaro, non sente il bisogno di puntualizzare tutto e sempre; sa relativizzare le cose... 
C'è più gioia nel dare che nel ricevere.
C'è una splendida  definizione che riguarda il compito degli animatori nella chiesa! "Collaboratori della gioia": coloro che infondono sicurezza alla gente , persone  che rincuorano gli altri.




                                                          La gioia è dei semplici.
La gioia è per chi si da agli altri.
Una Chiesa malinconica non è  all’altezza del suo compito.
  Il mondo cerca la gioia. I giovani soprattutto cercano la gioia. Il mondo intorno a loro è triste. La tristezza, per così dire, ci prende alla gola... è una tristezza che non dipende dalla mancanza di beni materiali perché è molto più evidente nei paesi ricchi che in quelli poveri.  Tutti amiamo la gioia. La gioia è aiutarsi con impegno e sacrificio...  La gioia la si costruisce con gli altri.
 Testimoniare la Gioia cristiana è una missione.  In comunità a Rreshen abbiamo quasi sempre la gioia perchè andiamo da Lui che ci dà forza e ci sostiene ogni giorno e ci dice:
 “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò” (Mt 11, 28).
Rilanciamo il Valore della Gioia, del sorriso, della semplicità...abbiamo tutto il 2013 per realizzare questo progetto di vita.

mercoledì 26 dicembre 2012

VITA SANA, RICCA DI VALORI, in un NATALE diverso.

E' stato un bellissimo Natale.
 Mi sono trovato sugli alti pascoli alle pendici delle montagne per incontrare quelle popolazioni meravigliose che vivono abbarbicate con le loro case sparse sul pendio della montagna di Orosh-Mirita. Il Natale quest'anno è stato un partecipare alla vita dei villaggi dove vado per le SS. Messe, incontrare la gente, condividere la loro gioia, interessarmi dei loro problemi.
Sono stato a visitare i loro piccoli greggi per capire meglio il lavoro dei pastori. Una vita di sacrifici e di precarietà economica, ma ancora all'insegna della semplicità di una vita sana e ricca di valori. Lassù sono orgogliosi per la loro fede vissuta superando ogni difficoltà. Anche nell'isolamento c'è in loro un'accoglienza cordiale, nel rispetto delle tradizioni. Ho avuto la gioia di incontrare Christian che fa parte del convitto e della nostra scuola.Vive in una famiglia molto aperta e generosa.

 



 Essi avevano in cuore di fare una donazione per la Chiesa e mi hanno chiesto di scegliere una pecorella del loro gregge. In cambio hanno chiesto una S. Messa per ricordare cinque persone della loro famiglia trucidate dal vecchio regime per ideologie politiche contrarie.
La pecora che portavo con me sulla fuori strada ha attirato un sacco di simpatia a Reps  dove sono andato successivamente per le altre Messe. Ella sembrava gratificata dal calore dell'accoglienza di tutti. Questo fatto ha caratterizzato l'originalità di un Natale all'insegna dell'ottimismo e della fratellanza che Gesù è venuto a portare sulla terra. Ho vissuto i messaggi augurali che ho ricevuto e spedito numerosi in questi giorni.

Questo Natale 2012 è stato il tempo di un sorriso, di incontri gioiosi, di gesti affettuosi
verso le persone che ho incontrato.
Ho potuto donare un raggio di luce a chi è nel buio, esprimere un gesto di amicizia per chi è solo, dare speranza a chi è sfiduciato,  dire a tutti che Dio è vicino a ciascuno, e gridare che Egli ci ama immensamente.
Ancora auguro che possiamo essere felici con l’Emmanuele,
il Dio con noi.

 


sabato 15 dicembre 2012

TANTI VOLTI ... IL VOLTO DI GESU' DI NAZARETH.

ANCHE QUEST'ANNO TORNA, COME OGNI ANNO, IL S.NATALE.

  
In questo periodo siamo impegnati a scoprire il volto di Gesù di Nazareth. Giovedì arriva una telefonata improvvisa. "Qui a Rubik c'è un artista che vuol fare un dono alla comunità di Rreshen. Se venite subito vedrete la bellissima sorpresa". Siamo andati fiduciosi. Abbiamo potuto ricevere in dono un mosaico che raffigura il magnifico volto di Gesù. La festa dei ragazzi era vistosamente grande. Quel volto mi fa riflettere...

              In preparazione al Natale quest'anno mi sembra utile scoprire la presenza del volto di Gesù anche nel volto delle persone che incontro ogni giorno. Sono tanti. Ci sono volti sereni, volti tristi, volti in cerca di aiuto... in ogni volto scopro un qualcosa di misterioso. Con gli occhi della fede scopro che Lui, che è venuto 2012 anni fa è presente in ogni persona che vive sulla terra.
 
 
 
Non è facile per me capire a fondo questa verità del Vangelo. Dice Gesù per aiutarci a capire:" Chi vede Me, vede il Padre" e ancora: "Qualunque cosa avrete fatto a qualsiasi prossimo...l'avete fatto a Me". Sicuramente Gesù è già presente sulla terra e io Lo incontro in ogni prossimo che mi passa accanto. Festeggiamo nel Natale la Sua nascita, cioè il suo Compleanno. Lui è contento che lo riconosciamo, lo adoriamo come avevano fatto i pastori ed i Magi, ma non gli basta. Vuole qualcosa di più: Che impariamo il suo Comandamento Nuovo:" Amatevi come Io ho amato voi"

 
  Mancano ormai pochi giorni alla più grande festa cristiana del Natale. Tutti pensano ai regali. Ma... il miglior regalo che possiamo fare a Dio, agli altri e a noi stessi è capire come voler bene a chi ci sta accanto con l'arte di Amare nelle piccole cose. Bastano delicate attenzioni, come un saluto, un sorriso, un gesto di aiuto e di interessamento per l'altro... che è Lui stesso ... "Nulla è piccolo di ciò che è fatto per Amore".                E incontreremo sicuramente Lui che ci dirà:"L'hai fatto a ME" e saremo felici.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

venerdì 7 dicembre 2012

A REPS-MIRDITA UN ORSO BRUNO CI HA RIMESSO LA SUA PELLE

Oggi salendo nel villaggio della Mirdìta a Reps per il catechismo e per incontrare la gente ho notato all'ingresso del paese un'assembramento di bambini che in atteggiamento triste osservavano l'orso bruno sceso dal pendio della montagna per cercare cibo, visto che da due giorni è venuta la neve ed era certamente affamato.
 Ho cercato di cogliere i pensieri ed i commenti dei bambini che si sentivano fieri di poter stare tranquillamente vicini ad un orso bruno, bello e grande, ma ormai non più pericoloso perchè morto. Alcuni  potevano anche toccargli le zanne. Altri pensavano ai cuccioli ormai indifesi perchè senza il padre, solo più protetti dalla madre.
 Intanto il cacciatore ci spiegava da quale punto del pendio della montagna proveniva il pericoloso animale. Uno dei bambini si è intenerito ed ha detto che avrebbe messo di notte le bucce di mela fuori dalla porta della sua casa per attirare i piccoli affamati.
Ho potuto anche io toccare le unghie delle zambe anteriori per capire quanta forza ha l'orso quando da le zampate per attaccare le sue prede. Ho notato che può avere molta sicurezza per la forza che può sviluppare. Nell'intera zona è certamente l'animale più forte, forse più del lupo.

Ora tutto il villaggio è più sicuro. La gente vive in case costruite ancora dal vecchio regime e ogni famiglia ha spazi molto ridotti con difficoltà logistiche nel vivere insieme. Come ovunque non c'è lavoro e la precarietà economica si fa sentire in modo evidente.
Prima di ripartire in serata ho saputo che la carne dell'orso e' pregiata e molto ambita. La famiglia del cacciatore, per guadagnare un pò di soldi, ha messo all'asta la preda appendendola al braccio della gru del camion. La considerazione dei presenti era che questa volta è andata bene perchè è stato l'orso a vendere cara la sua pelle...e non si può più dire che un'altra volta starà più attento.

venerdì 30 novembre 2012

I BAMBINI E LE FESTE IN ALBANIA

In questi giorni di feste, ovunque, in tutto il territorio dell'Albania c'è un clima particolare di gioia e di accoglienza delle persone di ogni estrazione, segno che i 100 anni dalla liberazione dai dominatori Ottomani è vissuto con piena partecipazione e con molta consapevolezza da parte di tutti, nessuno escluso. Ovunque c'è clima di esaltante festa.
Soprattutto sono rimasto molto sorpreso per la partecipazione dei bambini che ovunque hanno dato un tono particolare alle feste con la gioia sul volto ed un coinvolgimento nelle varie manifestazioni, sia negli ambiti scolastici dove si sono tenute innumerevoli lezioni di storia, con spettacoli teatrali e musicali e sia per le strade e per le piazze per far capire  la bellezza dell'indipendenza e della libertà conquistata.
        Nel giro di pochi giorni si sono viste sventolando ovunque a centinaia e migliai le bandiere rosse col simbolo nero dell'aquila con due teste. I bambini si sono fatti promotori e protagonisti del "giorno della bandiera" ed il loro contributo e la massiccia partecipazione ha unito tutti gli Albanesi, al di là delle ideologie politiche, superando anche le tradizioni religiose mussulmane, ortodosse e cattoliche.
     Anche la conferenza episcopale dell'Albania ha voluto preparare un documento molto serio sull'importanza della Fede per aiutare gli ideali dei giovani che vivono quasi senza prospettive per il loro futuro. Si conta molto sulla cultura e sull'impegno cristiano perchè saranno le generazioni giovani a cambiare lo stato dei balcani.

"Fe dhe atdhe" è il titolo del libricino che esalta l'Ideale della Fede nell'ambito della vita della Patria. In particolare i vescovi si rivolgono alle famiglie per insistere sull'importanza dei valori familiari perchè senza la famiglia non esiste lo stato.                                                                             
 C'è tanta voglia di giustizia che viene costruita con le regole che tutti dobbiamo osservare per il rispetto del prossimo, dicono i vescovi. Le feste finiscono, ma i valori restano.













































domenica 25 novembre 2012

PENSANDO E RIPENSANDO ALLA CRISI ITALIANA...

 

 
Mi sto sempre informando ed interessando ai problemi italiani pur vivendo inserito pienamente nell'ambiente e nella società albanese. Mentre opero nel campo formativo e pastorale della scuola e della chiesa in Albania, non so come aiutare la grande crisi Italiana... una cosa però riesco fare bene...per ora cerco semplicemente di non lasciare andare giù la torre che pende...

sabato 24 novembre 2012

ALBANIA : 100 ANNI DI INDIPENDENZA

In questi giorni in tutta l'Albania c'è aria di festa. Milioni di bandiere, che sventolano ovunque,  segnalano l'unità di tutto il popolo. Ormai ci si prepara al 1° centenario dalla liberazione dagli Ottomani per opera di tutto il popolo che da quattrocento quarata quattro anni mal sopportava di essere sotto la tirannia turca. Il popolo albanese visse un periodo veramente buio dalla morte dell'eroe Skanderberg, avvenuta nel lontano 1468 fino al 28 novembre 1912 quando Ismail Kemal Bey Vlora innalzò a Valona la bandiera albanese, rossa con l'aquila bicipite.
              "Il giorno della bandiera"  sarà celebrato mercoledì 28 novembre da tutti gli Albanesi, ovunque si trovino, perchè è la più grande festa che unisce tutti coloro che sentono di appartenere al glorioso e martoriato popolo della Shqiperia.
 
 

domenica 18 novembre 2012

MERITA, UNA RAGAZZA DALLO SGUARDO SOLARE


DEDICATO A TE, MERITA KOLAJ, 
Carissima Merita,
                            è appena da tre settimane che sei partita per Bologna e per noi sembra un'eternità che non ti vediamo più. Tu sei andata in Italia per organizzare il tuo lavoro ed il tuo futuro. Anche io, Frida, Giovalin e tutti i tuoi amici/e di REPS sentiamo forte la tua mancanza.
Ma tu, già da un pò di tempo guardavi lontano e sognavi di trovare qualcosa di diverso per la tua vita... Anche questa mattina alla Messa delle ore 11  eravamo indaffarati per sostituirti e capire come facevi tu ad arrivar ad organizzare bene ogni cosa... chierichetti, canti, letture, fiori per l'altare, traduzione, avvisi, organizzazione del catechismo... Frida è spaesata senza di te che per dieci anni le sei vissuta accanto. Tu hai ricevuto molto da lei e lei si affidava interamente a te.
In questi giorni piovosi, il paesaggio attorno a REPS, sembra più triste quasi che interpreti i nostri sentimenti per  la tua lontananza. Anche le pecore e le caprette sembra che  sentano la tua mancanza e ti cerchino sul pendio della montagna e come dice una canzone, sembra che:"...ti fanno, ciao".
Ogni pietra della stradina che porta lassù in alto al piazzale della chiesetta dedicata alla Madonna, racconta dei tuoi infiniti passi che hai fatto fin da piccolina  nei tuoi 22 anni di cammino e di vita a Reps. Quante gioie, infiniti momenti di entusiasmo, ma anche dolori e delusioni per tante vicende vissute lassù. Su e giù su quelle pietre  hai costruito la tua solida Fede in Dio che speriamo accrescerai ogni  giorno di più.
Ora che, dopo la secca estate e dopo i lavori dell'ultimazione recente del giardino che sta al centro del paese, tutto ha ripreso colore e vita, non ti puoi immaginare quanti bambini e tuoi amici si godono il verde delle aiuole e lo zampillio della fontanella. In mezzo ai colori della natura, fiammeggia la rossa bandiera che porta stampata l'aquila reale simbolo della dignità della tua nazione.  Dalla finestra della tua casa che guarda la piazza, osservavi con gioia tutte queste cose meravigliose. Ora ti mancheranno...
Merita, Flora e Maringlen
Ti voglio anche raccontare della tua migliore amica e collaboratrice Flora che già prima che tu partissi  si preparava a questo impatto e duro distacco. Si fa coraggio, ma con te vicina era più tranquilla e sicura. Ora ce la mette tutta anche lei per il servizio in Chiesa e diciamo che se la cava bene. Anche Maringlen, il chierichetto più assiduo e fedele, continua a venire con i suoi amici ed è sempre puntuale a suonare le campane, anche se non glielo ordini più tu.
Devo sempre fare coraggio alla tua piccola amica che accompagnavi in sacrestia perchè le tirassi le codine in segno di saluto. Parla poco come sempre. Ora, quando parliamo insieme di te fa una lieve smorfia per dire che le manchi molto, ma è felice lo stesso, non ti  preoccupare.
Cosa  ti posso dire dei tuoi e nostri amici giovani? Sono bravi,  stanno venendo sempre alla Messa e partecipano al canto liturgico. Lo sai che martedì ci siamo incontrati una quarantina per l'inizio dell'anno catechistico. Alcuni chiedono il battesimo, altri desiderano prepararsi alla prima Comunione ed i più grandi alla Cresima. C'è sempre la tentazione della nuova sala bigliardo che li attira...
Sono molto contento che il giorno prima che tu partissi avevi chiesto la benedizione al Vescovo che ti aveva segnato con la croce in fronte. Anche io ti avevo  tracciato quel grande segno per dirti che sempre ogni giorno abbiamo delle croci da abbracciare con un  sorriso  che  sai fare tu. Quel sorriso così semplice e vero è rimasto impresso in tutti noi. Sicuramente hai la possibilità di partecipare alla vita ed al cammino cristiano anche a Bologna e quando tornerai quest'estate ti vorremmo rivedere splendida come sei partita.
Ed il ricordo più caro che ti mando è lo sguardo affettuoso e sorridente di Frida Maria che ti ha seguita nei tuoi anni adolescenziali, quando come dice lei, facevi la "stupidella" coi tacchi alti per farti notare dai ragazzi. Sai che ci tiene molto a te e alla cura della tua anima. Ti abbiamo dedicato una preghiera dei fedeli e ti affidiamo a Dio perchè tu porti frutti meravigliosi ed abbondati e sii sempre felice.