giovedì 30 dicembre 2010

L'ANNO 2010 FINISCE: E' TEMPO DI BILANCI


 E' notte fonda. Tutto intorno tace. L'anno 2010 se ne va. Mi chiedo:"Che cosa resta di quest'anno?" Faccio fatica a ricordare. Mi sembra sia stato tutto un vortice. Ho ancora l'ultimo giorno per riflettere e fare il bilancio finale. Quante avventure quest'anno! Quanti ricordi belli e meno belli! Ancora rivivo e ripenso gli anni trascorsi a Villa Speranza (TO).Gli ultimi mesi trascorsi nel vortice per l'Ostensione della Sindone.

Poi il distacco dalle attività degli ultimi 14 anni. Ho fatto l'esperienza del saper perdere, quando mi sono preparato per la partenza. Ho capito meglio il distacco anche dalle persone amiche a cui tenevo molto. Ho ripensato al mio cammino di cristiano e di religioso.
    Ho subito intuito che potevo avere una nuova possibilità di rilanciarmi e rinnovarmi. E sono partito con l'appoggio di chi fa l'esperienza di essersi votato solamente a Dio per il servizio del prossimo.
 
Mi piace nel bilancio di questo 2010 ricordare alcune persone incontrate, che hanno avviato il mio impegno per una nuova attività missionaria...e tra questi Don Ciotti, con cui ho potuto passare un'intera giornata in montagna.
 
 Quante altre persone, che ho incontrato con esperienze vive vissute nel quotidiano, mi fanno riflettere sulle gioie e fatiche di un anno speso per cercare il meglio in me e negli altri, tra l'alternarsi di dolori e speranze...
 Anche le famiglie che ho seguito con un'amicizia ed un affetto costruttivo hanno camminato in questo anno per realizzare il progetto di far crescere, in un mondo difficile, i loro figli nell'Ideale del Vangelo.


  Penso che anche per i miei parenti e amici del mio paese natio il fatto della mia partenza per l'Albania sia stata una novità sorprendente ed ancora ricordo i momenti belli dei saluti e dei festeggiamenti sul piazzale della chiesetta dediucata alla SS. Trinità dove sono stato battezzato e celebrato la mia prima Messa.


 Uno degli avvenimenti più interessanti vissuto in questo 2010 è stato il grande convegno del Movimento Laicale Somasco ad Albano Laziale, dove avevo già incominciato a famigliarizzare con la comunità e gli amici della casa di Rreshen presenti al convegno.




 Nel mese di settembre ho avuto la possibilità di  partecipare a Roma alla beatificazione di Chiara Luce Badano.
 Ritengo che sia stata una Grazia speciale capire che la Santità che Dio chiede oggi è una santità collettiva per cui tutti ci possiamo aiutare a raggiungerla con la luminosità sul volto. Ho sentito molto vicini anche i genitori di Chiara Luce presenti alla beatificazione della figlia,che avevo conosciuto qualche anno fa. Con essi ho potuto fare la fotoricordo.
 


Ancora una altro avvenimento che ha dato un particolare significato alla mia partenza per la Missione è stata la possibilità di poter andare per la prima volta a Lourdes invitato da Don Carmine. Ai piedi della Madonna ho potuto riscoprire L'Amore di Madre di Maria che accoglie tutta l'umanità sofferente. A Lei ho affedato la nuova comunità dell'Albania, che con braccia aperte mi ha accolto.
Ed ora aspetto di poter brindare al nuovo anno 2011 che verrà e chiederà a tutti che lo viviamo con impegno e con gioia fin dai primi istanti per portare i molti frutti che Dio si aspetta da noi.

UNA BUONA FINE ANNO ED UN MIGLIORE INIZIO DELL'ANNO NUOVO

martedì 28 dicembre 2010

UNA GIORNATA IMPORTANTE PER FARE FAMIGLIA

Oggi abbiamo celebrato il martirio dei Santi Innocenti e per noi Padri Somaschi era la Giornata mondiale della Gioventu' negata. In tale concomintanza, nella cattedrale di Rreshen abbiamo festeggiato l'anniversario dell'Ordinazione Episcopale del nostro vescovo Mons. Cristoforo Palmieri a cui siamo molto legati per il fatto che dirigiamo la Sua scuola  e collaboriamo in diversi modi nella pastorale della Diocesi
Nella chiesa Cattedrale, essendo giorno feriale, non c'era tanta gente, ma c'erano tutti coloro che sono più vicini alla vita ecclesiale e collaborano in modo stretto col vescovo per l'animazione dell'intera diocesi.
Dopo la funzione, l'appuntamento per il pranzo era a casa nostra. Siamo stati onorati dalla presenza di 4 vescovi tra cui anche il Nuzio Apostolico Mons. Ramiro, l'arcivescovo di Tirana Mons. Mirdita e quello di Scutari Mons.Massafra.Inoltre c'erano i Sacerdoti ed alcuni collaboratori amici del Nostro vescovo. In tutto una  trentina di persone.

Il pranzo è stato all'altezza della situazione con un menù appropriato: apertura col classico Raky (aperitivo simile al grappino) antipasti vari e leggeri con affettati misti, stuzzichini vari, salatini...un primo piatto con pastasciutta al ragù, due secondi a base di carne con contorni di verdure,vino locale buono nero e bianco,la buonissima torta farcita fatta dalle cuoche Alma e Maria, frutta di stagione, caffè per finire.
Era importante per me anche una foto ricordo col Nunzio apostolico (al centro) e col vescovo di Scutari mons. Angelo Massafra che si sono trovati, come tutti, a vivere nella gioia una festa in Famiglia. 
E per concludere, dopo il pranzo abbiamo fatto un brindisi con il nostro personale che ha espresso al meglio le capacità culinarie ed ha realizzato un servizio a tavola ben organizzato e gioioso



lunedì 27 dicembre 2010

POVERE BESTIE

Saranno destinate prtesto al macello? O cambieranno solo di padrone? Per intanto sono incatenate lì a pazientare. Povere bestie. Soffrono anche loro come la gente comune che è rassegnata per tante situazioni di precarietà a cui è sottoposta. Ma c'è speranza per un futuro migliore. Speriamo.
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sabato 25 dicembre 2010

P.Giacomo: UN NATALE...AUTENTICO.

P.Giacomo: UN NATALE...AUTENTICO.: " Mi ha sempre fatto pensare il MISTERO della nascita di Gesù in una cittadina sperduta della Giudea, un luogo a tutti sconosciuto, dove..."

UN NATALE...AUTENTICO.

 Mi ha sempre fatto pensare il MISTERO della nascita di Gesù in una cittadina sperduta della Giudea, un luogo a tutti sconosciuto, dove nessuno Gli aveva voluto dare un posto decente per venire al mondo.
 Egli aveva scelto di nascere e vivere là dove l'uomo soffre di più per cercare di dargli coraggio e forza per la sua liberazione.Oggi la gente cerca di sentirsi amata da qualcuno e ha bisogno di imparare ad AMARE.
  Noi possiamo e dobbiamo fare qualcosa. Impariamo da Gesù.
  Anche io come Lui oggi ho ricominciato qui a Rreshen in questa cittadina sperduta tra le montagne Albanesi.

Ora sono contento perchè sono tra gente che ha bisogno di essere capita ed amata e che vuole Amare e ci prova con difficoltà. Questo è il mio primo Natale autentico. Mi sento un pò come Gesù. A presto e AUGURI anche a Te. Con affetto. P. Giacomo.

giovedì 23 dicembre 2010

ULTIMI PREPARATIVI PER FESTEGGIARE IL NATALE 2010

In questa novena del S. Natale con l'aiuto dell'organista ufficiale della cattedrale di Rreshen,una suora di s.Vincenzo De'Paoli, nostra amica, abbiamo preparato con i canti natalizi il nostro cuore alla venuta del Bambino Gesù.
  Ogni giorno i ragazzi si entusiasmavano.Anche l'arrivo del p. Provinciale da Roma con P. Michele di Martina Franca e p. Pasquale di Villa S. Giovanni, che sono venuti personalmente a farci gli auguri,hanno allietato questi giorni.

 
Il P. Pasquale, si mordeva le dita dal desiderio di poter venire a vivere definitivamente qui in Albania con noi. Ci pare di aver capito che gli è piaciuto tantissimo il posto, molto distensivo e rilassante, la nostra comunità, viva e giovanile, l'attività che svolgiamo con la scuola professionale durante la settimana e la catechesi nei villaggi nei fine settimana...Ha scoperto a 34 anni la vocazione alla missione. Lo aspettiamo.

 Ieri poi, con una improvvisata unica, nel penultimo giorno di scuola è venuto anche il vescovo a parlare a tutta la comunità scolastica del significato del Natale qui in Albania dove veramente pochi conoscono Gesù. Ha incaricato i ragazzi di portare alle loro famiglie e agli amici la sua lettera con gli auguri e con l'invito a riscoprire i valori più profondi della nostra fede cristiana.
L'attenzione nella sala era grande. Il vescovo ha molto insistito sul valore della formazione. Educarci per saper educare un domani. Le ragazze del corso di informatica, in prima fila, hanno dimostrrato che avevano capito bene la lezione...aiuteranno anche i ragazzi, loro che sono più mature a mettere in pratica quanto ascoltato? 
Ieri sera la cuoca, qui fotografata con noi col camice bianco, ci aveva riservato una cena particolare per festeggiare coi ragazzi, gli educatori e gli amici il Natale prima che tornassero in famiglia. Anche questi momenti indimenticabili ci fanno capire che quando c'è gioia, festa, armonia e concordia e ci si aiuta a vicenda, si vive la venuta di Gesù. Ancora auguri da tutta la comunità. p.Emidio, p.Vittorio e p.Giacomo

sabato 18 dicembre 2010

LA PRIMA NEVICATA SU RRESHEN...c'è aria di festa!

I ragazzi hanno appena terminato la scuola. Al venerdì escono alle 13,45 . Volano leggeri i primi fiocchi bianchi cullati dal vento.
Alcuni ragazzi restano a pranzo con noi.Altri partono per i loro paesi. Tornano  ogni fine settimana in famiglia. C'è aria di festa e di vacanza. Ci si saluta allegramente...Mireupafshim...Shihemi!!!
Il paesaggio cambia velocemente sotto la coltre del velo bianco...anche la nostra comunità e la scuola è diversa. E io mi godo lo spettacolo!
Tutto è nuovo, e in mezzo ai fiocchi che cadono sempre più fitti...ci si vuole più bene.

Anche Frrok si sente più leggero ed è felice.

Si respira un clima di amicizia speciale.Gjergj che è l'educatore incaricato dei ragazzi si diverte...più di tutti, lui che è così serio. C'è un bellissima aria di famiglia. La gioia è sul volto di tutti. Il Natale è già qui, sul volto e nel cuore di noi che aspettiamo Qualcuno.Che aspettiamo Lui, che già c'è. Sì, perchè Gesù è già presente in mezzo a noi.

domenica 12 dicembre 2010

VITA NEI VILLAGGI...la gente e i paesaggi sono speciali...

Andando a celebrare questa mattina, con         D. Thomas nei villaggi attorno alla città, ho incontrato le frotte di bambini che ci sono venuti incontro e che hanno partecipano volentieri coi catechisti ed alcune mamme alla celebrazione Eucaristica animate dai canti.

Nel tragitto ho potuto cogliere le scene originali ed ormai inconsuete negli ambienti cittadini nostri. I ragazzotti si dedicano ai lavori agricoli...

 Per gli spostamenti sono comodi anche i mezzi pesanti.
Ho potuto vedere il paese di un nostro alunno, Saimir Ilesaj (il più alto in mezzo alla strada), del secondo anno del corso elettricisti a cui faccio italiano due volte alla settimana ed è stato contento di presentarmi la sorellina coi riccioli.

I paesaggi sono incantevoli quando c'è il sole dopo la gelata notturna. Le strade riservano molte sorprese ed è sempre meglio avere il fuoristrada 4X4 se no non si torna  a casa.

Anche a Perlat, villaggio a 40 minuti da Rreshen, la vita si svolge nell'ambiente di casa al calduccio del camino e nel cortile circolano liberamente gli animali.Raramente si incontrano persone, perchè le case sono molto distanti le une dalle altre. Le due suore che sono qui da circa 4-6 anni dicono che incontrano i ragazzi solo a scuola e in chiesa perche'essi restano sempre in famiglia.

giovedì 9 dicembre 2010

P.Giacomo: Due passi nella città di Rreshen in Albania

P.Giacomo: Due passi nella città di Rreshen in Albania: "QUESTA E’ RRESHEN, LA CITTà DOVE ABITO IO…BELLA VERO? Ormai la conosco abbastanza bene. Ha 6.000 ab. e 13.000 ab. con i villaggi intor..."

Due passi nella città di Rreshen in Albania

QUESTA E’ RRESHEN, LA CITTà DOVE ABITO IO…BELLA VERO?  Ormai la conosco abbastanza bene. Ha 6.000 ab. e 13.000 ab. con i villaggi intorno:la gente si riversa al mattino su questa piazza che è più bella in cartolina che in realtà…Ci sono molti studenti che arrivano trasportati dai pulmini privati più o meno vecchi.
                           I negozi e le bancarelle vendono anche patatine, brioss, e quello che serve alle massaie per preparare il parco pasto.Ci sono anche i negozietti di vestiario ed esposizioni dei prodotti che servono per la scuola ,la casa con chincaglierie e molti oggetti di plastica economici.
                                                                             Questa specie di ampia conca che contiene la cittadina, è attorniata da montagne con dolci pendii ed in lontananza le montagne sono più alte e cariche di neve già da 15 giorni. La foto non rende molto bene ma dà l’idea anche dei campi e boschi con le case sparse sul pendio.

Da appena 5 anni è stata inaugurata la cattedrale che è sede episcopale ed è anche l’unica parrocchia nella città. Il Vescovo che tutti chiamiamo familiarmente p. Cristoforo ne è il parroco. Non si sa bene quanti siano i cattolici anche se in generale in Albania sono circa il 15% soltanto, mentre si contano circa 60% di mussulmani non molto praticanti con pochissime moschee ed il resto ortodossi e atei. Col vescovo ed il suo vicario, p. Lino, ci siamo noi tre padri somaschi addetti alla scuola professionale e al servizio religioso nei villaggi, inoltre ci sono i tre sacerdoti diocesani, uno solo dell’Albania, uno del Kossovo e uno della Slovacchia, e tre sacerdoti fidei-donum da Brescia che aiutano nelle attività pastorali della diocesi. In tutto 11 preti. Siamo pochi ma ci aiutiamo e capiamo come è Dio a portare avanti la Sua Opera. Noi ci sentiamo i Suoi
collaboratori e siamo animati da tanta forza ed entusiasmo.A presto.
Buone feste prossime. p. Giacomo