sabato 10 marzo 2012

TRADIZIONI ALBANESI E FUNERALI.

           In Albania, i camposanti sono adagiati nei posti più belli e le tombe sono ancora semplici con le lapidi ricche di incisioni poetiche con le foto dei cari. Troneggiano molte croci. Non mancano i fiori variopinti e duraturi perchè sono di plastica. Le salme vengono sepellite ancora sotto terra. Oramai ho imparato le preghiere di benedizione e conosco le tradizioni. E' necessaria molta acqua benedetta, possibilmente va spruzzata abbondantemente sulle tombe. Mi piace onorare i morti e condividere il dolore dei parenti, far sentire che con la fede si è più vicini ai loro defunti nell'attesa di rivederli nell'altra vita.
Molte volte mi era capitato di percorrere strade di campagna irte di diffoltà, strade serpeggianti su per i pendii delle montagne, per raggiungere il camposanto e benedire le tombe dei defunti della Mirdita in Albania. La mia sorpresa era stata quella di aver visto in alto volteggiare degli aquilotti.
 Da poco ho avuto l'opportunità di celebrare il primo funerale in una delle due porrocchie dove vado normalmente. Non aspettavo tanta gente così. Non si usava fare i funerali in chiesa per il fatto che per quasi 400 anni di dominio turco e dopo 45 anni di regime ateo non si potevano fare, ma ora si stanno riprendendo a stento le liturgie cattoliche. La partecipazione religiosa al rito funebre è una novità. Normalmente nella casa del defunto si incontrano i parenti e gli amici per parlare del loro caro e consumare in suo nome il pasto, o almeno il caffè, il raki, fumare insieme e fare festa come se il morto fosse presente. Le donne si intrattengono nel settore della cucina e servono gli uomini. Anche nell'ultimo seppellimento dopo che si pregato e pianto il defunto, si è deposto sulla tomba un pacchetto di sigarette per augurargli di stare bene e ci si è recati al ristorante per continuare la festa.

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