domenica 27 gennaio 2013

FEDE: DIO PRESENTE NEL NOSTRO AGIRE


Sono stato a Roma per pochi giorni. Ho visto di passaggio il Papa che tornava dalla Basilica di S. Paolo con un lungo corteo di macchine dopo la Messa della conversione di S. Paolo. Mi è nato in cuore il desiderio di seguirlo in questo anno della fede in un mondo arido e deserto, perchè privo dell'Ideale della Fede. Lui, Benedetto XVI si è definito:"Un umile operaio nella vigna del Signore". Lui ci sta insegnado a credere con autorevolezza.

 Mentre aspettavo il bus per la stazione Termini ho potuto fotografare questo cuore strano con la scritta espressiva che Dio è il nostro Re. Ho pensato che ci sono ancora nelle  parrocchie dell'Albania delle famiglie che sono forti nella Fede in Dio, una fede che ha dovuto essere purificata come l'oro nella fornace ardente, per le prove superate in un regime comunista assoluto. 
 
 Nella parrocchia di Reps, mi colpisce molto un gruppo che fa adorazione tutte le settimane, ha un buon rapporto con Gesù Eucarestia ed esprime la Fede con molto convincimento. Questi ragazzi fanno capire agli adulti che credere in Dio è una cosa seria e sono assidui anche al catechismo del venerdì e alla S. Messa domenicale.  Nell'ambiente che animiamo come comunità dei Padri Somaschi, abbiamo di mira una formazione completa dei giovani, comprensiva dei valori cristiani. Non mancano i momenti di riflessione e di preghiera animata per loro. Ci interessa trasmettere le gioia della Fede, vissuta nelle situazioni concrete del quotidiano. Scorgere la presenza di Dio nel nostro agire. E' Lui che ci guida ed ispira a fare ogni cosa per e nel Suo Amore. Siamo consapevoli che l'esempio attrae... e la gioia illumina i nostri volti.

 

sabato 19 gennaio 2013

STRADE BELLE E BRUTTE, PONTI VECCHI E NUOVI

Mi sono dovuto arrendere e tornare indietro nel mio viaggio verso un villaggio che vedevo sempre da lontano, disteso sul pendio opposto a Shpall dove vado ogni settimana a celebrare la S. Messa. Sono arrivato fino al punto dove ho potuto vedere il paesaggio delle case sparse  dal versante opposto. La stagione piovosa mi ha impedito di continuare a percorrere la strada con la 4X4 che temevo si impatanasse. Ma nel mio cuore il desiderio è di tornare a visitare le 12 famiglie che sono in certo modo isolate lassù. Mi viene spesso voglia di fare un bilancio sul livello della Fede in me e nelle persone che mi vengono affidate nel mio ministero pastorale. Il concetto che la Fede nasce, cresce e si sviluppa in ogni persona tramite l'ascolto della Parola di Dio, mi spinge ad evangelizzare e a diffondere il Vangelo ovunque:"Guai a me se non evangelizzo" diceva S. Paolo. Provo e riprovo a percorrere le strade per incontrare la gente che mi viene affidata anche se è difficile, ma per questo motivo c'è più gusto nella realizzazione della missione.
Ogni settimana percorro per almeno quattro volte questi ponti che sono l'immagine, quello nuovo della potenza dell'occidente con l'America e la Nato e quello piccolo e vecchio del regime comunista che ha fatto la sua storia ricca di miserie, di prevaricazioni e soprusi sulla povera gente. Si trovano sul fiume Fan a valle delle due parrocchie dove vado per il servizio religioso. Il punte nuovo serve per il passaggio verso il Kosovo, il vecchio per salire a Reps-Mirdita. Li percorro ambedue per portare la vita di Gesù tra quella gente che aspetta di essere aiutata per incontrarLo e per amarLo.
 

venerdì 11 gennaio 2013

IL BINARIO DELLA FEDE MI PORTA LONTANO.

L’anno della fede mi interpella ogni giorno.

Attraversavo l'altro giorno l'unico binario che collega poche citta' dell'Albania. Passano 2 treni al giorno nella pianura di Lesha verso Scutari. Non ci sono neppure passaggi a livello. La gente cammina a piedi tra i due binari per lunghi tratti. Le rotaie sono storte in molti punti e le traversine ormai fatiscenti non danno sicurezza di stabilità al treno che transita sopra di esse alla media dei 40 Km orari.
Mi sono fermato a riflettere e a fare la foto. Ho pensato alla mia fede in questo anno. Mi sono anch'io incamminato fin dall'11 ottobre 2012 assieme al papa e a tutta la cristianità per riscoprire il valore della fede. Mi sono detto: "questo luogo mi pare un deserto". Il tragitto da percorrere è molto lungo. Anche questi binari sembrano infiniti. Mi è venuto in mente che il papa ha paragonato la società di oggi ad un deserto arido e senza vita per la mancanza di valori e di ideali. Tutto è precario intorno. Si parla ovunque di crisi. Non solo le rotaie e le traverse sono da rinnovare. Anche il modo di vivere di tutti noi ha necessità di qualcosa di nuovo. Mi è venuto il desiderio di salire sul treno per sperimentare il travaglio del suo percorso attraverso L'Albania. Un percorso disagiato per mancanza di fede, per la difficoltà a ricostruire un tessuto sociale dove il divino si inneschi nell'umano. Questa terra che ha dato i natali a Madre Teresa è una terra assetata di voglia di vivere ma ha bisogno di essere capita ed aiutata coi grandi Ideali cristiani. Nasce in me il desiderio di migliorarmi nella fede per sentirmi più in Dio ogni giorno e per aiutare gli altri a incamminarsi e sperimentare la bellezza dell'Ideale cristiano. Sono certo che quest'anno, i binari della fede, anche nella precarietà della quotidianità, porteranno lontano, verso la meta sicura che è Dio.


sabato 5 gennaio 2013

MANIFESTAZIONE DEL GESU' ALBANESE?

Sono stato a visitare le suore del convento di clausura a Nenshat in Albania ed ho trovato, con mia grande sorpresa  rappresentato in un quadro, con una descrizione...                         

IL GESÙ ... ALBANESE.                                                                                                    Ho letto che è:                                         Esigente...
 La sua parola é ‘Si’ o ‘No’,
tagliente come la spada a doppio taglio,penetra fino al midollo da separare il respiro dall’anima,                      
e percorre i fini e i pensieri del cuore.          
Chiede TUTTO, ma da più di quanto si possa pensare e desiderare. Sempre imprevedibile,ogni giorno con nuove sorprese le quali aiutano che l’uomo non si accontenti con la legge,con l’osservare delle regole,
ma, come sempre, rimane aperto
alla meravigliosa LIBERTÀ DI SPIRITO, LIBERTA' DELL’AMORE.
                             
      Appassionato, Innamorato
Il Gesù Albanese non teme i propri sentimenti; li riconosce subito dentro di sé e li esprime con parole
e con gesti e i sentimenti dell’amore,
della tristezza, della rabbia e della gioia. È particolarmente spontaneo e pieno di entusiasmo quando si rivolge al Padre. Canta inni, lamenti, preghiere, proverbi scrivendo canti in                    modo spontaneo.                                               
Ama la sua mamma più di ogni altro.
A volte sembra di essere duro con lei
e freddo quando sta con gli altri, ma comunque fa tutto quello che lei li dice. Ospitale... Ha la casa sempre piena di amici,
perché tutti stando vicini a lui si sentono di valere e voluti bene.
È molto affascinante e si sacrifica per gli altri. A causa dei molti amici rimane spesso senza pane, perciò  e costretto di fare miracoli di moltiplicazione dei pani e tanti altri piccoli miracoli.
A volte non desidera fare miracoli e, anzi lui stesso rimane senza pane per darlo agli altri. Così anche il letto. Spesso dorme per terra, mentre cede il suo letto al suo amico arrivato all’improvviso, il quale è benvenuto in ogni ora della notte.
Il Gesù albanese è INCANTEVOLE in tutto soprattutto nella capacità di amare e dell’essere fedele. Non si tira mai indietro, prende volontariamente la colpa su di sé. Lotterà per te fino all’ultima goccia di sangue. Rimarrà fedele ad ogni parola, manterrà tutte le promesse anche a costo della vita.
AFFASCINANTE…
IL PIU’ BELLO TRA I FIGLI DEGLI UOMINI…
Venite e vedrete se tale è il Gesù albanese.
Forse anche voi rimarrete con Lui…

Non sono riuscito a capire chi abbia fatto la descrizione del Gesù Albanese. Nel giorno in cui Gesù si manifesta ai popoli della terra tramite i Re Magi mi è sembrato opportuno far circolare questi pensieri.