venerdì 30 novembre 2012

I BAMBINI E LE FESTE IN ALBANIA

In questi giorni di feste, ovunque, in tutto il territorio dell'Albania c'è un clima particolare di gioia e di accoglienza delle persone di ogni estrazione, segno che i 100 anni dalla liberazione dai dominatori Ottomani è vissuto con piena partecipazione e con molta consapevolezza da parte di tutti, nessuno escluso. Ovunque c'è clima di esaltante festa.
Soprattutto sono rimasto molto sorpreso per la partecipazione dei bambini che ovunque hanno dato un tono particolare alle feste con la gioia sul volto ed un coinvolgimento nelle varie manifestazioni, sia negli ambiti scolastici dove si sono tenute innumerevoli lezioni di storia, con spettacoli teatrali e musicali e sia per le strade e per le piazze per far capire  la bellezza dell'indipendenza e della libertà conquistata.
        Nel giro di pochi giorni si sono viste sventolando ovunque a centinaia e migliai le bandiere rosse col simbolo nero dell'aquila con due teste. I bambini si sono fatti promotori e protagonisti del "giorno della bandiera" ed il loro contributo e la massiccia partecipazione ha unito tutti gli Albanesi, al di là delle ideologie politiche, superando anche le tradizioni religiose mussulmane, ortodosse e cattoliche.
     Anche la conferenza episcopale dell'Albania ha voluto preparare un documento molto serio sull'importanza della Fede per aiutare gli ideali dei giovani che vivono quasi senza prospettive per il loro futuro. Si conta molto sulla cultura e sull'impegno cristiano perchè saranno le generazioni giovani a cambiare lo stato dei balcani.

"Fe dhe atdhe" è il titolo del libricino che esalta l'Ideale della Fede nell'ambito della vita della Patria. In particolare i vescovi si rivolgono alle famiglie per insistere sull'importanza dei valori familiari perchè senza la famiglia non esiste lo stato.                                                                             
 C'è tanta voglia di giustizia che viene costruita con le regole che tutti dobbiamo osservare per il rispetto del prossimo, dicono i vescovi. Le feste finiscono, ma i valori restano.













































domenica 25 novembre 2012

PENSANDO E RIPENSANDO ALLA CRISI ITALIANA...

 

 
Mi sto sempre informando ed interessando ai problemi italiani pur vivendo inserito pienamente nell'ambiente e nella società albanese. Mentre opero nel campo formativo e pastorale della scuola e della chiesa in Albania, non so come aiutare la grande crisi Italiana... una cosa però riesco fare bene...per ora cerco semplicemente di non lasciare andare giù la torre che pende...

sabato 24 novembre 2012

ALBANIA : 100 ANNI DI INDIPENDENZA

In questi giorni in tutta l'Albania c'è aria di festa. Milioni di bandiere, che sventolano ovunque,  segnalano l'unità di tutto il popolo. Ormai ci si prepara al 1° centenario dalla liberazione dagli Ottomani per opera di tutto il popolo che da quattrocento quarata quattro anni mal sopportava di essere sotto la tirannia turca. Il popolo albanese visse un periodo veramente buio dalla morte dell'eroe Skanderberg, avvenuta nel lontano 1468 fino al 28 novembre 1912 quando Ismail Kemal Bey Vlora innalzò a Valona la bandiera albanese, rossa con l'aquila bicipite.
              "Il giorno della bandiera"  sarà celebrato mercoledì 28 novembre da tutti gli Albanesi, ovunque si trovino, perchè è la più grande festa che unisce tutti coloro che sentono di appartenere al glorioso e martoriato popolo della Shqiperia.
 
 

domenica 18 novembre 2012

MERITA, UNA RAGAZZA DALLO SGUARDO SOLARE


DEDICATO A TE, MERITA KOLAJ, 
Carissima Merita,
                            è appena da tre settimane che sei partita per Bologna e per noi sembra un'eternità che non ti vediamo più. Tu sei andata in Italia per organizzare il tuo lavoro ed il tuo futuro. Anche io, Frida, Giovalin e tutti i tuoi amici/e di REPS sentiamo forte la tua mancanza.
Ma tu, già da un pò di tempo guardavi lontano e sognavi di trovare qualcosa di diverso per la tua vita... Anche questa mattina alla Messa delle ore 11  eravamo indaffarati per sostituirti e capire come facevi tu ad arrivar ad organizzare bene ogni cosa... chierichetti, canti, letture, fiori per l'altare, traduzione, avvisi, organizzazione del catechismo... Frida è spaesata senza di te che per dieci anni le sei vissuta accanto. Tu hai ricevuto molto da lei e lei si affidava interamente a te.
In questi giorni piovosi, il paesaggio attorno a REPS, sembra più triste quasi che interpreti i nostri sentimenti per  la tua lontananza. Anche le pecore e le caprette sembra che  sentano la tua mancanza e ti cerchino sul pendio della montagna e come dice una canzone, sembra che:"...ti fanno, ciao".
Ogni pietra della stradina che porta lassù in alto al piazzale della chiesetta dedicata alla Madonna, racconta dei tuoi infiniti passi che hai fatto fin da piccolina  nei tuoi 22 anni di cammino e di vita a Reps. Quante gioie, infiniti momenti di entusiasmo, ma anche dolori e delusioni per tante vicende vissute lassù. Su e giù su quelle pietre  hai costruito la tua solida Fede in Dio che speriamo accrescerai ogni  giorno di più.
Ora che, dopo la secca estate e dopo i lavori dell'ultimazione recente del giardino che sta al centro del paese, tutto ha ripreso colore e vita, non ti puoi immaginare quanti bambini e tuoi amici si godono il verde delle aiuole e lo zampillio della fontanella. In mezzo ai colori della natura, fiammeggia la rossa bandiera che porta stampata l'aquila reale simbolo della dignità della tua nazione.  Dalla finestra della tua casa che guarda la piazza, osservavi con gioia tutte queste cose meravigliose. Ora ti mancheranno...
Merita, Flora e Maringlen
Ti voglio anche raccontare della tua migliore amica e collaboratrice Flora che già prima che tu partissi  si preparava a questo impatto e duro distacco. Si fa coraggio, ma con te vicina era più tranquilla e sicura. Ora ce la mette tutta anche lei per il servizio in Chiesa e diciamo che se la cava bene. Anche Maringlen, il chierichetto più assiduo e fedele, continua a venire con i suoi amici ed è sempre puntuale a suonare le campane, anche se non glielo ordini più tu.
Devo sempre fare coraggio alla tua piccola amica che accompagnavi in sacrestia perchè le tirassi le codine in segno di saluto. Parla poco come sempre. Ora, quando parliamo insieme di te fa una lieve smorfia per dire che le manchi molto, ma è felice lo stesso, non ti  preoccupare.
Cosa  ti posso dire dei tuoi e nostri amici giovani? Sono bravi,  stanno venendo sempre alla Messa e partecipano al canto liturgico. Lo sai che martedì ci siamo incontrati una quarantina per l'inizio dell'anno catechistico. Alcuni chiedono il battesimo, altri desiderano prepararsi alla prima Comunione ed i più grandi alla Cresima. C'è sempre la tentazione della nuova sala bigliardo che li attira...
Sono molto contento che il giorno prima che tu partissi avevi chiesto la benedizione al Vescovo che ti aveva segnato con la croce in fronte. Anche io ti avevo  tracciato quel grande segno per dirti che sempre ogni giorno abbiamo delle croci da abbracciare con un  sorriso  che  sai fare tu. Quel sorriso così semplice e vero è rimasto impresso in tutti noi. Sicuramente hai la possibilità di partecipare alla vita ed al cammino cristiano anche a Bologna e quando tornerai quest'estate ti vorremmo rivedere splendida come sei partita.
Ed il ricordo più caro che ti mando è lo sguardo affettuoso e sorridente di Frida Maria che ti ha seguita nei tuoi anni adolescenziali, quando come dice lei, facevi la "stupidella" coi tacchi alti per farti notare dai ragazzi. Sai che ci tiene molto a te e alla cura della tua anima. Ti abbiamo dedicato una preghiera dei fedeli e ti affidiamo a Dio perchè tu porti frutti meravigliosi ed abbondati e sii sempre felice.



sabato 17 novembre 2012

UNA GIORNATA INDIMENTICABILE: festa in famiglia.


FESTA IN FAMIGLIA
La giornata del 10.11.2012 festa di Luigj Gjergj
(qui con Raffaele)
Le autorità in festa con Lujgi Gjergj
Non capita spesso di avere la possibilità di aggregare alla propria famiglia un amico. Il P. Franco Moscone, Padre Generale dei Padri Somaschi, in occasione dei 500 dalla conversione di San Girolamo 



Emiliani, fondatore della  Congregazione dei Padri Somaschi, ha voluto accogliere nella nostra Congregazione,  Luigj Gjergj che fin dagli inizi lavora nella nostra opera di Rreshen. La festa è stata maggiore perchè celebrata alla presenza oltre che del Vescovo e del P. Generale, anche con l'intervento del P. Provinciale, p. Michele Grieco e e del Prof. Raffaele Labianca,  venuto direttamente da Toritto-Bari, anche lui aggregato ai somaschi da lunga data,in rappresentanza degli altri aggregati.
Tutta la cittadina di Rreshen era in festa col vescovo per la celebrazione dei 10 anni dalla costruzione della cattedrale e alla sera nella nostra scuola ci siamo trovati per la consegna della pergamena di attestazione dell'aggregazione di Luigj.Una doppia e lunga festa per tutti noi e per tanti venuti dal sud-Italia, come dott. Cuomo e il Presidente del Lijon club, nostri benefattori.
Anche per me personalmente l'amicizia con Luigj è stata forte e sicuramente molto importante fin dai primi giorni del mio arrivo in Albania. La sua preparazione e la competenza nel suo lavoro sono molto preziose per portare avanti la nostra scuola professione qui a Rreshen.


Durante la celebrazione prima della cena, il p. Generale ha voluto spiegare l'importanza ed il significato dell'aggregazione alla Congregazione dei Padri Somaschi. Non è solo un fatto di un riconoscimento onorifico, ma è un vero inserimento nella spiritualità di S. Girolamo Emiliani per viverne il carisma che ci coinvolge nel campo dell'educazione della gioventù e nell'aiuto alle varie forme di povertà materiali e spirituali. 
Luigj con la moglie Nida, il p. Franco e p. Michele

La festa di Luigj che è entrato a far parte della Congregazione dei Padri Somaschi è una festa anche del Movimento laicale Somasco che raggruppa famiglie, giovani, collaboratori ecc. che si vogliono impegnare  a realizzare un Progetto che promuove ogni forma di accoglienza ed aiuto alla gioventù in necessità lavorando accanto ai Padri Somaschi, diffusi in 27 nazioni del mondo.

lunedì 12 novembre 2012

LA FEDE NON SI COMPRA AL MERCATO

 UN ANNO TUTTO DEDICATO ALLA FEDE. Anche per l'Albania c'e' stato un momento importante per brindare al nuovo anno  dedicato alla Fede. I maggiori esponenti della Chiesa, il Nunzio e il Presidente della conferenza episcopale ci hanno guidato in questo significativo inizio di anno per camminare con tutti i cattolici verso Dio.
 Abbiamo capito che Dio desidera tornare in questo mondo desetificato e appiattito dall' egoismo per prendere di nuovo posto nel cuore di ogni uomo.
 Da tutta l'Albania sono giunte le rappresentanze della cristianità e insieme abbiamo pregato a lungo nella cattedrale di Tirana. C'era aria di festa, di gioia sincera. Si e' sentito il desiderio di incontrare Dio assieme agli altri.
 La figura di Beata Madre Teresa di Calcutta, ci seguiva con lo sgurdo incoraggiante. Nella sua terra natia, la Fede e' stata molto combattuta ed ora e' il tempo del riscatto. Basterebbe averne tanto quanto un granellino di sabbia per spostare una montagna e trasformare il mondo, come ci disse Gesù.
In questi giorni sto pensando che chi ha la Fede percorre un un ponte verso Dio. Questo ponte non e' facile da percorrere perche' barcolla e non e' sicuro e va rinforzato ogni giorno.Da poco ho provato a dondolarmi su questo ponte verso Burrel ed ho avuto paura che crollasse. Cosi' e' della fede che va rinsaldata nelle prove della vita.
 Ogni mezzo per rafforzare la fede e' buono. Il richiamo di una campana che ci invita alla preghiera, i momenti liturgici compartecipati, il raccoglimento nella meditazione di ogni giorno. Su in alto a Malahia ho provato la gioia di esprimere la mia fede con la gente, celebrando con maggiore intensità la Parola di Dio e l'Eucarestia.La Gente ha bisogno di ascoltare la Parola perche' la Fede si acquista con l'apprendimento delle Realtà Divine.
 Anche nel convitto di Rreshen i ragazzi sono desiderosi di incontrare Dio e tramite l'approfindimento del Vangelo, riusciamo a dare la gioia di vivere insieme. La Fede ci fa vivere anche il servizio degli uni verso gli altri. La Fede ci fa compiere le opere di Bene e da senso al nostro vivere per Dio e per gli altri. La Fede, non solo dono, ma anche ardua conquista di ogni giorno.
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