mercoledì 4 gennaio 2012

DARE UN SENSO ALLA VITA DEGLI ALTRI

In questi giorni di vacanza dalla scuola faccio un bilancio del periodo degli ultimi tre mesi vissuto coi giovani che stanno in comunità con noi Padri. Prima di partire per le vacanze i ragazzi erano sicuramente contenti per il periodo di impegno, di serenità e di gioia vissuto insieme sia nella scuola che nel convitto. Hanno fatto grandi passi dall'inizio anno.
Insieme abbiamo curato le piccole cose che danno gioia. Abbiamo imparato a stare bene con tutti facendoci spazio gli uni con gli altri. Mi colpiva come c'era armonia nel gioco a tombola per esempio, e chi aveva vinto di più diceva che destinava dei regali agli altri. Alcuni hanno capito che la gioia si moltiplica se la si da agli altri.
 Ho visto moltiplicare i momenti di gioia anche nel servizio in cucina (la cuoca era molto contenta...), nel lavare i piatti e nel fare le pulizie sia nei bagni che negli altri locali. Essendo maschi c'è maggior fatica a tenere l'ordine nelle camere. C'è già l'esperienza di aiutarsi e di correggersi a vicenda per migliorarsi.
 Quando c'è l'attenzione all'altro che ti  sta accanto si crea un clima di rispetto e di amicizia vera. Ho visto che in ognuno c'è tanta sete di Amore. Molte volte ho visto qualche giovane acquistare fiducia per uno sguardo di comprensione per un suo sbaglio ed ho visto il bene che può fare un sorriso in momenti di difficoltà di chi mi sta accanto.
Molti dei nostri giovani non hanno ancora il battesimo, ma da quest'anno hanno chiesto di partecipare alla celebrazione dell'Eucarestia. Anche il catechismo del giovedì in cattedrale è seguito dalla maggioranza. Ogni giorno preghiamo coi salmi e invochiamo l'aiuto della Madonna. Nella mia missione qui in Albania mi chiedo come diffondere l'Amore di Dio e dare senso alla vita degli altri. Sento che la mia gioia è il mezzo migliore per predicare il Cristianesimo ai non credenti. Sento ogni giorno che un semplice sorriso può fare molto bene.

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