Per le vie di Rreshen,è passato il Crocifisso accompagnato da numerosi credenti col vescovo
Abbiamo meditato la via della croce e la passione di Gesù. Ho capito meglio che Gesù non era più un uomo, ma "verme" d'uomo, come agnello è stato condotto al macello(Isaia). Mi sono venute in mente alcune espressioni del Papa sulla passione, quando nell'orto del Gestzemani Gesù aveva sudato sangue, preso dall'angoscia della creatura. Lui si era fatto peccato, Lui aveva avuto paura della morte, Lui aveva accettato la perfidia degli uomini ed aveva bevuto il calice amaro della passione e della morte. Il dramma di Gesù è anche nostro, nelle situazioni della nostra vita,possiamo conformarci a Lui. La santità è identificarci a Lui. Lui, unico giusto, aveva accettato di essere sporcato dal male ed il suo volto era deturpato dalle percosse e dai tradimenti. Nel Suo abbandono aveva sperimentato perfino la lontananza dal Padre Suo. Sulla croce aveva gridato:"Dio mio,Dio mio perchè mi hai abbandonato?"e lì aveva vissuto lo scontro tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre, tra la vita e la morte. Anche noi siamo
coinvolti spesso in queste realtà.
Quanti pensieri tra una stazione della via crucis e l'altra...se seguo Cristo Crocifisso, mi dicevo, non mi devo lamentare per le difficoltà, le prove, le croci, le contrarietà, le inconprensioni, la difficoltà della lingua in questa terra albanese. Le cose storte le ha vissute prima Lui, i disagi mi avvicinano a Lui. E il mio proposito è stato quello di svegliarmi al mattino e attendere delle croci da abbracciare.
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