mercoledì 5 gennaio 2011

IN ALBANIA L'INVERNO E' FREDDO, PERO' LA VITA VA AVANTI...

Il nuovo anno 2011 è iniziato all'insegna del freddo qui a Rreshen zona circondata da basse montagne. Lo spettacolo è unico.

 La cattedrale che troneggia al centro del paese sembra addormentata. La neve è durata poco, ma le brinate notturne, quando tira il vento dai balcani, sono molto rigide. Per fortuna che nelle giornate  di sole ci si riscalda andando in giro. 

La vita di ogni giorno continua tra le fatiche di chi deve portare avanti l'impegno della famiglia. Qunati sacrifici fanno le persone umili. Molti vivono nelle campagne e nei villaggi e dovono sostenere l'onere dei lavori pesanti con disagi impensabili.
Per le strade dei centri abitati c'è il movimento di sempre. La gente si intrattiene con gli amici, si fanno i pochi acquisti nei negozietti, ci si confronta con le idee politiche e si scambiano le notizie del giorno

Nel mio studio dell'albanese, vado avanti con fiducia e con impegno. Don Tomas, giovane prete della Slovacchia, che è qui da due anni, mi ha detto che all'inizio si è come in un tunnel. Si studia tanto e non si riesce a capire niente, ma bisogna camminare anche nel buio, sicuri che si arriverà all'uscita del tunnel e allora si vedrà la luce e si capirà e si parlerà l'albanese. Per ora leggo già bene le parti fisse della S. Messa.Un saluto.p.Giacomo


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