Mi ha profondamente colpito questa esperienza di vita:
“Nel Paese
dove insegnava, era considerata la maestra più severa della Scuola. Come la
maggior parte delle maestre, dichiarava sempre di non avere preferenze, ma non
era così …….
In prima
fila c ‘era una alunna malvestita, poco pulita e piuttosto distratta. La
maestra la riprendeva spesso, correggeva con la penna rossa tutti i suoi
compiti e li marcava sovente con uno “zero”.
Un
giorno, per caso, le capitò tra le mani il “Curriculum” di quell’alunna e con
grande stupore, trovò scritto dalla maestra del primo anno:
“È una ottima alunna, studia con impegno e
dedizione: è un piacere averla vicino!”.
La
maestra del secondo anno aveva scritto:
“E’ una eccellente studentessa e si comporta molto
bene coi suoi compagni, ma ultimamente appare preoccupata, perché sua madre ha
una grave malattia!”
Quella
del terzo anno scriveva:
“La madre dell’alunna è morta, è stato molto duro
per lei. Lei cerca di fare molti sforzi, ma la situazione è pesante e
difficile. Bisogna trovare il modo di aiutarla! Rimane spesso indietro rispetto ai suoi
compagni, e non mostra interesse per lo studio.In classe, spesso si addormenta!”
Dopo aver
letto questo curriculum la maestra ne
rimase scioccata per non aver compreso il problema della bambina. Ci rimase molto male per la superficialità e
per non aver indagato prima sulle cause. Quando arrivò la fine dell’Anno
Scolastico si sentì ancora più umiliata quando aprì i regali degli alunni.
Quello
della bambina orfana era avvolto in un vecchio sacchetto, e la maestra provò un
enorme imbarazzo, quando dovette aprirlo di fronte a tutti. Trovò una vecchia
bottiglietta di profumo, se ne mise due gocce, e a quel punto gli alunni
scoppiarono in una risata generale.
Alla fine
della giornata, prima di uscire, commossa, la bambina si rivolse alla maestra:
“Signorina, oggi profuma come profumava la mia mamma!”
L’anno dopo, in quinta la bambina orfana fece passi da gigante, e divenne una delle alunne migliori. Tre anni dopo, la maestra ricevette una lettera della ex-alunna, in cui le diceva che era stata una grande maestra. Poi ne ricevette un’altra, dopo cinque anni, nella quale le raccontava che si era diplomata col massimo dei voti, e che lei era stata una bravissima maestra.
E così fu fino alla Laurea, ripetendole sempre che era stata la miglior maestra della sua vita. L’ultima lettera era firmata “Dottoressa”: conteneva l’invito al suo Matrimonio, dove la ragazza desiderava che, alla Cerimonia, la sua adorata maestra occupasse il posto in prima fila, il posto di sua madre …………
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