sabato 15 febbraio 2014

EDUCARE VUOL DIRE DARE FIDUCIA E AMORE.

Mi ha profondamente colpito questa esperienza di vita:
Nel Paese dove insegnava, era considerata la maestra più severa della Scuola. Come la maggior parte delle maestre, dichiarava sempre di non avere preferenze, ma non era così …….
In prima fila c ‘era una alunna malvestita, poco pulita e piuttosto distratta. La maestra la riprendeva spesso, correggeva con la penna rossa tutti i suoi compiti e li marcava sovente con uno “zero”.
Un giorno, per caso, le capitò tra le mani il “Curriculum” di quell’alunna e con grande stupore, trovò scritto dalla maestra del primo anno:
“È una ottima alunna, studia con impegno e dedizione: è un piacere averla vicino!”.
La maestra del secondo anno aveva scritto:
“E’ una eccellente studentessa e si comporta molto bene coi suoi compagni, ma ultimamente appare preoccupata, perché sua madre ha una grave malattia!”
Quella del terzo anno scriveva:
“La madre dell’alunna è morta, è stato molto duro per lei. Lei cerca di fare molti sforzi, ma la situazione è pesante e difficile. Bisogna trovare il modo di aiutarla! Rimane spesso indietro rispetto ai suoi compagni, e non mostra interesse per lo studio.In classe, spesso si addormenta!”
Dopo aver letto questo  curriculum la maestra ne rimase scioccata per non aver compreso il problema della bambina.  Ci rimase molto male per la superficialità e per non aver indagato prima sulle cause. Quando arrivò la fine dell’Anno Scolastico si sentì ancora più umiliata quando aprì i regali degli alunni.
Quello della bambina orfana era avvolto in un vecchio sacchetto, e la maestra provò un enorme imbarazzo, quando dovette aprirlo di fronte a tutti. Trovò una vecchia bottiglietta di profumo, se ne mise due gocce, e a quel punto gli alunni scoppiarono in una risata generale.
Alla fine della giornata, prima di uscire, commossa, la bambina si rivolse alla maestra: “Signorina, oggi profuma come profumava la mia mamma!”


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