sabato 31 dicembre 2011

2012: UN ANNO NUOVO ALL'INSEGNA DELLA SAGGEZZA CRISTIANA


DISARMARSIDesidero fare un bilancio, una riflessione di fine anno 2011. Questa pagina di Atenagora I, me l'aveva inviata p. Checco Murgia e l'ho custodita come qualcosa di prezioso... Ecco il testo... che ho riferito a me stesso.
..."Bisogna riuscire a disarmarsi.
Io questa guerra l'ho fatta. Per anni ed anni. E' stata terribile. Ma ora, sono disarmato.
Non ho più paura di niente,
perché "l'amore scaccia la paura"...
Sono disarmato dalla volontà di spuntarla,
di giustificarmi a spese degli altri.
Non sono più all'erta,
gelosamente aggrappato alle mie ricchezze.
Accolgo e condivido.
Non tengo particolarmente alle mie idee,
ai miei progetti.Se me ne vengono proposti altri migliori, li accetto volentieri.
O piuttosto, non migliori, ma buoni.
Lo sapete, ho rinunciato al comparativo...
Ciò che è buono, vero, reale, dovunque sia,
è il meglio per me. Perciò non ho più paura.
Quando non si possiede più niente, non si ha più paura.
"Chi ci separerà dall'amore di Cristo?"(...)Ma se ci disarmiamo,
se ci spogliamo,
se ci apriamo al Dio-uomo che fa nuove tutte le cose, allora è Lui a cancellare il passato cattivo
e restituirci un tempo nuovo dove tutto è possibile.
Atenagora 1
IL 2012 SARA', SPERO, UN TEMPO NUOVO RICCO DEI FRUTTI
DELL'AMORE DI DIO.
















mercoledì 28 dicembre 2011

UN CUORE DI PADRE PER I BAMBINI SOLI,ORFANI,ABBANDONATI:è il Carisma dei Padri Somaschi



Ventottodicembre  Giornata mondiale somasca
in favore dell’infanzia negata...


Il 28 dicembre la Chiesa fa memoria
dei santi Innocenti martiri.
Si tratta di tutti quei bambini

che vennero fatti uccidere dal re Erode nel tentativo di mettere a morte Gesù, dopo la sua nascita a Betlemme.Ma ricordiamo tutti i ragazzi che vivono in gravi difficoltà e in disagi disumani.
Il grande papa Beato Giovanni Paolo II ebbe a dire:
..."lo sguardo, in questo momento, si allarga a tutti i bimbi innocenti che, in ogni parte della terra, sono vittime della violenza degli adulti.

Bambini costretti ad impugnare le armi ed educati ad odiare ed uccidere; bambini indotti a mendicare nelle strade, sfruttati per facili guadagni; bambini maltrattati e umiliati dalla prepotenza e dai soprusi dei grandi; bambini abbandonati a se stessi,
privati del calore della famiglia e di una prospettiva di futuro; bambini che muoiono di fame, bambini uccisi nei tanti conflitti in varie regioni del mondo.»
Ricordiamo tutti i bambinidel mondo a cui è negatala gioia di vivere la loro infanzia:                                              tutti i bambini che non
 possono vivere spensierati, che portano sulle loro spalle pesi troppo grandi. Non possiamo dimenticarli:anche se non li conosciamo,o ne conosciamo solo alcuni,apriamo il nostro cuore di Padri verso di loro perchè sono tutti figli di Dio e sono tutti nostri fratelli. Anche il movimento laicale somasco ci aiuta e si coinvolge in questa missione.

martedì 27 dicembre 2011

"...VENNE TRA LA SUA GENTE, MA I SUOI NON LO HANNO ACCOLTO..."

Nelle riflessioni di questi giorni, così importanti per noi cristiani, mi confronto spesso con le realtà che mi stanno attorno. L'Albania, dopo i 45 anni di regime ateo, ha una grande percentuale di persone non credenti. 
Ma cosa posso fare assieme ai cristiani?     P. Fabio Ciardi mi viene in aiuto e scrive:"...siamo nel post-cristianesimo. La celebrazione del Natale mi fa porre la domanda se invece non si debba considerare la nostra un’era precristiana. Il Cristo sta dietro di noi o ci precede? La “buona novella” che egli ha proclamato, proposta di una società fondata su rapporti d’amore e di giustizia, è un retaggio di altri tempi o è davanti a noi come un’ispirazione cui tendere? L’era cristiana sta appena iniziando ed è piena di speranza. A ogni generazione, oggi alla nostra, il compito di attuare il Vangelo, creando futuro.

Tra gli auguri più interessanti, desidero condivedere quelli del mio amico Fr. Richard dalla Svizzera, che ci aiutano a vivere nel positivo e serenamente i problemi...(clicca sul video allegato qui sotto)

Carissimo Giacomo,
un tout grand MERCI pour tes bons voeux et tes pensées profondes sur les enfants et surtout le Divin Enfant.
Je ne résiste pas au plaisir de te faire parvenir un petit concert de Noël improvisé, malgré le désistement du second ténor avant la fin ... !!! Cela fera plaisir à "tes" enfants.
Plus sérieusement : Joyeux Noël à vous tous et puis une bonne année 2012, avec surtout la santé et la bonne humeur !
Sempre unitissimo,
Richard

giovedì 22 dicembre 2011

Per un Natale vero: le 5 parole importanti: stupore, gratitudine, gioia, fiducia e speranza.


 In questi giorni ho incontrato molta gente e ho dato particolare attenzione ai bambini. Provavo a scoprire sul loro volto il volto di Quel Bambino nato a Betlemme in una stalla per incontrare tutti gli uomini. Mi è nato in cuore un senso di stupore nell'osservare che i bambini sono immediati, spontanei, semplici, genuini come era il Bambino di Nazzareth che diceva:"Lasciate che i bambini vengano a Me, perchè di essi è il Regno dei cieli". I bambini sono uguali dappertutto.
 Preparandomi al Natale sento anche un senso di immensa gratitudine per il Bambino di nome Gesù che venne ad abitare in mezzo a noi ed ha preso le nostre sembianze. Egli ha sentito la fame, il freddo, ed ha vissuto le vicissitudini umane, come ogni bambino della terra.

 Nella realtà dell'Albania, questo Natale è all'insegna della solidarietà per le necessità di molte famiglie che non solo non hanno possibilità economiche, ma che sono prive anche di  Ideali e di Valori, come la fede e l'impegno cristiano .
 Ho notato che anche nelle situazioni più difficili i bambini sono allegri e ti insegnano a sorridere. Esprimono la gioia di incontrarti e ti fanno festa. Fanno subito amicizia e ti fanno trovare a tuo agio. Visitando quartieri e villaggi più poveri mi è venuto da pensare alla stalla di Betlemme dove Gesù ha voluto farsi uomo. Lui che era Dio ha accettato il limite ed ogni sofferenza umana per eguagliarsi a noi e sollevarci dalle nostre miserie.
Per questo S. Natale ho in cuore molta fiducia e speranza che il mondo migliori perchè abbiamo sperimentato l'immenso Amore di un Dio Bambino che vuole bene a ciascuno in particolare. Mi chiedo cosa posso fare io, cosa possiamo fare noi tutti insieme. Aprirci a questo immenso Amore e provare a dare Amore a ogni persona che incontriamo. Sarà un Natale splendido.

venerdì 16 dicembre 2011

UNA "STELLA" FATTA DA MANI D'UOMO

 Giornate piovose quelle che impediscono ai ragazzi della scuola professionale di Reschen in Albania di lavorare all'aperto per preparare l'ambiente festoso del Natale con addobbi, luci e coreografie. Ma dopo aver disegnato la stella, ecco i saldatori del reparto "meccanica"in azione. Poi la verniciatura e la sistemazione delle lampadine a carico degli eletricisti. Poi la messa in opera del piccolo capolavoro.
 Oggi inizia la novena del S. Natale e puntualmente all'ingresso della nostra scuola si illumina col sistema crepuscolare la grande e maestosa stella che ci guida all' incontro con l'Emmanuele, il Dio con noi.
 Desidero mettere in risalto il fatto che è la prima volta che i nostri alunni realizzano un progetto fatto interamente da loro sotto la guida dei professori.
 Questa mattina alla fine della penultima ora sembrava che non si riuscisse a finire il lavoro e lo scoraggiamento allentava la collaborazione. Ma con la solidarietà tra alcuni alunni idraulici con i meccanici ed infine cogli elettricisti, il lavoro di messa a punto andava in porto felicemente.
Scarseggiano ancora i segni della festa di Natale non solo a Rreshen ma in tuttta l'Albania. La nostra stella cometa ora è lì che ci illumina il cammino spirituale, ci guida e ci aiuta in questi giorni ad arrivare da Gesù Salvatore. Tra i ragazzi oggi c'era la gioia di aver costruito qualcosa che è frutto delle loro mani e che ha riempito il loro cuore.

domenica 11 dicembre 2011

L'IMPORTANZA DELLA FAMIGLIA E DELLE GIOVANI COPPIE NELLA DIOCESI DI RRESHEN IN ALBANIA


 Giornata indimenticabile il 10.12.2011 a Rreshen in Albania durante i festeggiamenti per i 15 anni dalla fondazione della diocesi cattolica. Il Vescovo p. Cristoforo Palmieri ha voluto dedicare alla famiglia e alle giovani coppie una particolare attenzione facendo venire il nunzio apostolico da Tirana per presiedere la Concelebrazione in un clima di canti e di festa.
 Tutta la pastorale di questi anni è stata impostata sul punto forte di "porsi accanto" dei sacerdoti e degli animatori ai giovani ed alle famiglie, come dice il nostro vescovo nella sua ultima lettera pastorale. Questo punto di partenza coinvolge le forze migliori incaricate nella pastorale famigliare a formare nella Fede e negli Ideali cristiani le giovani famiglie che a loro volta diventano animatrici nella fede dei loro figli. Anche io personalmente mi sento pienamente coinvolto in questo ministero di accompagnare i nuclei familiari nella scelta di mettere Dio al primo posto nella vita della famiglia e fare un capolavoro di intesa e di unità tra i genitori ed i loro figli.Nelle parrocchie dei villaggi dove vado per il ministero ho già avuto occasione di celebrare il primo matrimonio di una famiglia che si era sposata nel periodo del regime, ed ora hanno già i figli grandi, ma volevano reolarizzare la loro vita chiedendo la benedizione di Dio. Ne sono rimasto ammirato per la loro fede.                              

                   Nei momenti di incontri, nei ritiri mensili e nel campo della formazione umana e cristiana in diocesi viene data la possibilità alle giovani coppie di confrontrsi sul Piano di Dio su di loro e vengono aiutate per le loro scelte di vita. Stiamo creando insieme, anche nella  scuola professionale di Rreshen, guidata da noi Padri Somaschi, quelle condizioni adeguate perchè ogni giovane possa scoprire, assumere e seguire responsabilmente la propria vocazione, come ci indica il nostro vescovo. Siamo contenti di fare un servizio per costruire un futuro cristiano per tanti giovani.



sabato 10 dicembre 2011

I GIOVANI SEMPRE AL CENTRO DELL'ATTENZIONE NELLA CHIESA ALBANESE

Stanno finendo i festeggiamenti per la giovane diocesi di Rreshen in Albania che compie 15 anni dalla nascita dopo l'oppressione del regime comunista durato quasi 50 anni. 
 Il Vescovo ha voluto privilegiare i giovani coinvolti nei festeggiamenti con una lettera pastorale indirizzata a tutti i cattolici che si impegnano nel quotidiano a vivere per Dio. Nel lungo scritto del vescovo c'è molta forza ed entusiasmo e ci sono le linee programmatiche per accogliere, amare, animare e seguire i giovani perchè crescano e portino i frutti che possono dare.
 Nella cattedrale di Rreshen e nei saloni sottostanti ci sono gli spazi per l'aggregazione dei giovani e ci sono idee e iniziative che coinvolgono i giovani perchè possano crescere nei valori e negli Ideali cristiani. Le catechesi, i ritiri e gli incontri di preghiera e di formazione sono la base per la formazione.Anche i nostri giovani del convitto e della scuola professionale partecipano alla vita della parrocchia e sono inseriti per il servizio di ministranti e ne sono orgogliosi.
 Ho potuto in questi giorni passati partecipando ai festeggiamenti, riscoprire la freschezza e la genuinità di molti giovani che vivono sì in ristrettezze economiche, ma hanno ancora la gioia e la semplicità di apprezzare le piccole cose che danno senso alla vita. Stando loro accanto noi adulti possiamo educarli, e loro ci aiutano ad essere autentici.
 
 Mi è piaciuto molto il passo della lettera del vescovo che chiede a noi sacerdoti e formatori di aiutare i giovani ad aprire gli occhi per contemplare il volto di Cristo che, se cercato con Fede e Amore, cammina in mezzo a noi.
 Le parole dei discepoli di Emmaus... "non ci ardeva il cuore quando Egli ci spiegava le scritture"... mi aiutano a far si che i giovani che incontro e quelli con cui vivo, siano affascinati da Gesù e siano attratti dal Suo Amore. Mi rendo conto che è l'esperienza più importante della mia vita di Sacerdote.
Innamorare i giovani di Cristo oggi è ancora possibile. Essere contento di vivere per Lui ogni attimo presente, mi da la possibilità di testimoniare ai giovani e a quelli che incontro che Dio è importante per me. Sperimento che, aiutandoci tra noi  nelle prove e difficoltà di ogni giorno, godiamo della Sua presenza in mezzo a noi. 

domenica 27 novembre 2011

... SIAMO IN FESTA, SEMPRE.

Mi sembra importante in questi giorni fare i passi giusti per prepararmi al Natale. Anche quest'anno verrà il Bambino Gesù e lo voglioaccogliere con attenzione vigilante. "Avvento" significa "venuta"... Andando a Tirana ho preso spunto dalle parole che ci sono nella foto: "Fare bene, fare la propria parte"...
 Il Vangelo che ho acclamato oggi nella chiesa di Reps mi ha fatto capire che devo... vigilare, stare ben attento, aprire gli occhi, essere pronto, dispormi bene per la venuta di Colui che è il mio Signore. Le notizie che sento ogni giorno sono a volte di una tristezza e di una negatività che fa male. La gente è insoddisfatta, sempre c'è la lotta politica, l'egoismo predomina ed abbiamo tutti bisogno di speranza, Luce e serenità interiore.
 Sempre i bambini ci danno esempio di serietà e gioia. Un impegno forte che ho preso con chi mi sta accanto sia nelle parrocchie che nella comunità, è scandito in tre punti: 1°- Riscegliere Dio ogni giorno al di sopra di tutto, meditando di più il Vangelo e vivendo le esperienze del bene fatto agli altri.
 2°- Uscire da noi stessi, dai nostri egoismi, dal nostro giudicare gli altri, correggere i nostri difetti e aiutarci insieme a migliorare la nostra vita. E' un lavoro di ogni momento. 3° - Imparare a servire, ad amare chi ci sta accanto...
quanto freddo intorno a noi, la vita delle relazioni umane è sempre più difficile, la gente bada solo a sè stessa ed è triste. Il segreto di noi cristiani è comunicare gioia e speranza perchè sappiamo che siamo avvolti dall'immensa bontà di Dio. Aiutando gli altri arricchiamo noi stessi e siamo in festa sempre.