domenica 28 aprile 2013

LO "SPENDERCI QUOTIDIANO" RENDE LA NOSTRA MISSIONE "MAGNIFICA".

 
 UNA VISITA MOLTO GRADITA. Con l'arrivo da Torino all'aeroporto di Tirana di Paolo e Ado, mi è sembrato di rivivere tante esperienze degli anni vissuti nella mia terra. Essi venivano anche a nome di tanti amici che avrebbero voluto fare questo viaggio per una nuova esperienza.
 Ma per molti l'Albania sembra ancora una meta quasi irrangiungibile, anche se gli spostamenti aerei sono frequenti e comodi. Ci vuole poco più di un'ora di volo e la spesa è minore che trasferirsi da Torino a Courmajeur in auto. Una vota arrivati, si punta su Rreshen capitale della Mirdita. La scuola Professionale è molto conosciuta ed è bella ed accogliente, come ci hanno detto gli amici e come lo è realmente. Dopo i saluti, una cena tipica albanese a base di makarona, burek, vedure e sallame, fruta, parca e gustosa come è piaciuta a Paolo ed Ado.
Nel salone, giovedì dopo cena c'era un certo movimento e fermento da parte dei ragazzi del convitto. Il coro guidato da Elton provava dei canti e il Komplesso musicale con Alban sistemava gli strumenti per lo spettacolo. La festa di accoglienza e di saluto per i due ospiti di Torino è stata entusiasmante, tanto che subito abbiamo visto inseriti ed elettrizzati i nostri ospiti. 
 Per far godere un fine settimana ricco di emozioni per Paolo e Ado abbiamo cercato di capire che, essendo loro insegnanti e formatori, era importante far loro visitare le scuole e i gruppi di catechismi sia in Città che nei villaggi dove andiamo noi Padri Somaschi. Le novità piacciono e arricchiscono anche. Qui in Albania ci sono ancora ambienti, persone, e attivita' semplici, genuine e naturali, per cui si è attirati dall'ambiente e dalla spontaneità e si gradisce coinvolgersi per sentirsi partecipi.
Riuscire ad adattarsi alle situazioni e inculturarsi nell'ambiente sentendosi a proprio agio come è successo con gli amici di Torino, ha fatto sì che subito si inserissero nella vita della nostra missione in questa terra ricca di possibilità e risorse umane e cristiane.
 Anche Paolo ed Ado subito al primo giorno hanno fatto  catechismo ai ragazzi della Comunione e della Cresima, ed hanno sperimentato che se tu dai la tua esperienza di vita vissuta tutti ti capiscono e ti fanno sentire amico e senti che la tua testimonianza porta frutti.
Mi è piaciuto molto il fatto di                      aver dato un passaggio ad una signora anziana che saliva verso casa sul pendio della montagna. Quando ci stavamo avvicinando verso la sua casa il figlio stava scendendo con l'asinello per  venire a prendere sua madre. La  signora ha poi ripreso il suo viaggio sull'asinello ma salutandoci ha chiesto una benedizione e ci ha detto che per lei stare con noi è stato un momento di festa e ci ha sentiti della sua famiglia. Visitare delle famiglie è stato un momento caratteristico per il fatto che oltre le cose gustose che ci hanno offerto, abbiamo potuto vedere il cuore semplice e generoso della gente.
 Uno dei momenti forti ed importanti vissuti con il gruppo del Movimento Laicale Somasco è stato quello di preparare il convegno di Albano Laziale di fine luglio. Lo scambio di esperienze tra Albania e Torino ci ha permesso di capire che il carisma somasco è di grande attualità ovunque ci sono giovani da animare ed educare secondo lo stile di San Girolamo, padre degli orfani.
Un incontro imprevisto e casuale è stato quello con il sindaco di Rreshen che ha accettato di prendere un "cafe" con noi che visitavamo la città. Ci ha comunicato il suo impegno a migliorare l'ambiente curando i giardini ma si è mostrato molto preoccupato per il 50%  di disoccupati, circa 4.000 persone, che devono vivere precariamente perché non ci sono industrie, lavori artigianali e men che meno non c'è lo sviluppo agricolo e della pastorizia.
In compenso abbiamo notato che il mercatino è ricco di ogni genere di prodotti esposti su centinaia di banchetti sotto le tettoie di lamiera.  Un momento di attenzione lo abbiamo dedicato a Berta che filava di fronte al suo tavolo di vendita... sì, filava la lana, come ebbi a dire in un blog precedente.
Col direttore del palazzo della cultura, ci siamo infine arricchiti della conoscenza delle antiche tradizioni dei "Mirditori". Come comunità abbiamo sentito il dono della presenza di Paolo e Ado che partendo oggi ci hanno augurato che il nostro "spenderci quotidiano" a favore di uomini nuovi nella nostra "magnifica missione", coinvolga sempre più anche i laici. Ci hanno assicurato che saranno "anelli moltiplicatori" per  sensibilizzare altri amici che vorranno venire a trovarci.

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