sabato 22 settembre 2012

L'ABBIAMO CHIAMATA LA PENTOLA DELLA FELICITA'

 Dopo appena due settimane dall'inizio della scuola a Rreshen nella Mirdita, i ragazzi sono già pienamente inseriti nell'ambiente scolastico, disciplinare e apprenditivo. La scuola professionale quest'anno è particolarmente seria. Sono già arrivati tempestivamente tutti i testi delle varie  materie ed i ragazzi del primo anno si stanno entusiasmando per tutte le novità.
 Da Roma è giunta anche una delegazione della CEI( conferenza episcopale italiana) nella persona di M. Ilaria De Bonis, giornalista di Mondo e Missione che ha voluto passare un pomeriggio con la comunità dei Padri Somaschi e coi ragazzi del convitto per realizzare con interviste e foto, un Dossier sulle realtà attuali dello sviluppo in Albania per un servizio da pubblicare sulla rivista missionaria della CEI.
 Intanto Alexi che viene da Suc-Burrel, ha voluto esprimere con questo sorriso molto espressivo, la gioia di essere già ben inserito nel convitto che quest'anno è arricchito da 36 giovanissimi arrivi del primo anno, più quelli del secondo anno che arriveranno in ottobre.
 Nella sala da pranzo del convitto abbiamo dovuto ricavare gli spazi sfruttando anche i centimetri disponibili per poter fare stare tutti, mentre nelle camere da letto abbiamo risolto il problema coi letti a castello, che qui si chiamano letti da marinai. E' arrivata di provvidenza una nuova grande pentola di acciaio per facilitare il compito della cuoca che ne aveva solo una di alluminio mancante anche di un manico. L'abbiamo chiamta la "pentola della felicità" per la gioia che ha procurato alla cuoca Alma.
 Ma la novità più grande è l'arrivo di Alban come nuovo educatore al posto di Gjiergj, che ricordiamo con riconoscenza ed affetto. Si può dire che siamo in rodaggio per conoscerci, accoglierci e passare un anno meraviglioso insieme per realizzare un'opera educativa che porti i frutti che tutti desideriamo.
 Anche la mia esperienza di inizio anno è molto positiva. Sto migliorando lo studio,la lettura e la comprensione dell'Albanese. Inoltre sento che coi confratelli siamo una presenza significativa ed importante per l'opera educativa che portiamo avanti con l'aiuto di molte persone che ci mettono l'anima e credono in un futuro migliore per i giovani albanesi.
Anche il cielo (fotografato ieri sera) sopra Rreshen ci sembra sorridere e dopo i nuvoloni e le piogge di questi giorni,  è tornato ieri a tingersi di bleu con i ricami di strani disegni di nuvole vaganti segno della fantasia del Creatore che ci esprime in ogni modo il Suo infinito Amore. Siamo certi che ama ciascuno di noi in modo indefettibile e lo ringraziamo.

Nessun commento:

Posta un commento