Accompagnando il mio confratello p. Michele Leovino in rappresentanza del p. Provinciale, ho potuto studiare le molteplici realtà rigurdanti la vita, l'inserimento, le attività, le difficoltà, lo spirito di collaborazione delle comunità religiose.
Dopo un'accurata presentazione del presidente p.Giovanni della situazione che riguarda i vari aspetti
dell'inserimento nel tessuto sociale , si è capito che chi lavora come missionario qui in terra Albanese ha bisogno di un aiuto maggiore per operare con ottimismo, cercando di ripartire sempre dalla fede in Cristo e lasciandosi guidare dai segni di speranza che già ci sono in questa chiesa molto travagliata nei secoli passati.
I vescovi hanno voluto presenziare i lavori del convegno ed hanno dato la testimonianza che senza la prenseza fattiva dei più di 500 consacrati che operano nei vari settori ecclesiali e sociali dell'Albania, il progresso dell'evangelizzazione e il servizio della carità sarebbero in grande difficoltà perchè le forze del clero diocesano sono ancora in rilancio.
Il convegno si è svolto in un grande albergo al centro di Tirana da dove si poteva cogliere anche lo sviluppo ed un certo benessere di una parte dell'Albania che cerca di impegnarsi a raggiungere i livelli europei, ma che va ancora molto aiutata sotto tutti i punti di vista.
Gli argomenti trattati con maggior efficacia sono stati quelli della vita di comunione e di fraternità vissuta sia nelle proprie comunità che tra comunità di congregazioni diverse e da subito si è potuto vedere la gioia del ritrovarsi e di fare tesoro della ricchezza dei diversi carismi come doni per tutti.
Per conoscere meglio le tradizioni, la storia, la cultura, gli usi e i costumi del popolo Albanese, gli organizzatori hanno avuto la saggezza di farci visitare il museo nazionale e così abbiamo vissuto meglio con D. Gjergj la lettura attuale dello sviluppo in corso nella vita dei cittadini albanesi.
Gli approfondimenti delle 4 commissioni di studi e di verifica riguardanti 1- la formazione a tutti i livelli, 2 -l'inserimento nella scuola, 3 -la diaconia della carità e 4 -le varie forme di apostolato, hanno caratterizzato il lavoro di un'intera mattinata. Da tutte le commissioni è emersa impellente l'esigenza che per i limiti delle nostre capacità, per la precarietà delle situazioni sociali,economiche e politiche, dobbiamo unire le forze perchè siamo convinti che insieme si può, e troviamo più coraggio per proseguire la missione del Regno di Dio.
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