Anche quest'anno come lo scorso anno abbiamo realizzato una gita premio di fine anno, per concludere festosamente la permanenza in comunità.Ci interessava stare bene insieme e costruire ancora amicizia tra tutti.
In tutte le cose c'è sempre il bello ed il meno bello...infatti, appena partiti, dopo dieci Km la polizia ci ferma ed analizza l'autista che viene trovato positivo nell'esame del tasso alcoolico. Dopo due ore di attesa ripartiamo con un nuovo autista ma altri tre controlli della polizia rallentano il raggiungimento della meta:Tirana. Cosa stranissima!Dopo 4 ore di viaggio abbiamo fatto appena 60 Km. Non ci scoraggiamo; anzi siamo in festa, perchè stiamo bene tra noi. Visitiamo l'areoporto velocemente e poi raggiungiamo uno dei posti più belli della capitale: Il lago artificiale immerso in un meraviglioso parco.
Ci piace camminare, correre, svagarci e divertirci accanto la gente della città che ha usanze molto diverse da noi che proveniamo dai villaggi e dalla campagna. Osserviamo il modo originale del vestire più ricercato, forse la maggior educazione e raffinatezza dei Tiranesi.
Ci colpiscono, percorrendo poi la via centrale, i grandi palazzi del parlamento, dei ministeri e le università che si stagliano in alto.Tirana ci pare grandiosa e bella. Tutto e' nuovo, ben curato, eccetto il mausoleo fatto costruire dal dittatore Henver Hoxa. Pare lì per ricordare il passato...
Ci assale la voglia di salire di corsa questa fantomatica piramide, assaltarla per così dire, conquistarla per avere la rivalsa su colui che aveva dominato per 45 anni sulle persone, rendendole schiave e mortificando il loro spirito e la loro dignità. Ancora tutti parlano con sofferenza di questa storia.
Dal di sopra della vecchia piramide, si può contemplare la grande capitale che conta ormai quasi un milione di abitanti. Dalla sua cima si vedono i giardini, i grandi palazzi e si respira un senso di grandezza e di libertà. Riusciamo anche a passare accanto allo stadio.Non attira molto. I giovani tifano le squadre italiane e spagnole...
Davanti alla cattedrale, troviamo come sorpresa gradita il Vescovo ausiliare di Tirana, Mons. Frendo Gjiergj, che si intrattiene volentieri con noi, desidera conoscerci e darci il benvenuto paterno e cordiale. Gli parliamo della nostra scuola di Rreshen, l'unica scuola professionale della regione Mirdita... un fiore all'occhiello, come si dice! Il vescovo ci ascolta e ci saluta festoso, invitandoci ad intrattenerci un pò in chiesa.
Sul tardi ci aspetta una cenetta a base di pizza e coca-cola in uno dei centri commerciali dal nome strano: QTU.
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