domenica 23 agosto 2015

LITURGIA DOMENICALE

SABATO 22 AGOSTO 2015

Sapere la fede? Mangiare Dio?  Visto che dovevamo mangiarti, Gesù cuore mio, non c'è da stupirsi se molti ti hanno abbandonato.

La tua Parola è dura.
Già, ma d'altra parte ce l'hai pure detto che sei venuto a portare la spada. E che non sia una spada di questo mondo, ma la spada di D** Altissimo Amore, beh questa cosa non ci è chiara per niente.
Però stasera ho l'impressione, dolce amico mio Gesù, che tra quella cosa che dobbiamo mangiarti e questa che ci scandalizziamo di te ... beh, Gesù, mi sembra davvero che se non ci mette una bella soffiata lo Spirito dell'Amore Vivente, quella vita amante che siete tu e "il Padre" ... beh, Gesù, noi di strada ne facciamo pochina. Per questo bisogna sempre, innanzitutto, ascoltarti.
Gv 6,60-69
"Molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». 
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». 
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. 
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio»."


Ecco, sempre, innanzitutto, comunque: ascoltarti.
«È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova nulla», questo sembra chiaro.
Lo Spirito è ciò che ci fa comprendere il senso del tutto, di ciò che accade in noi e attorno a noi nell'Amore; per questo è lo Spirito che ci dona la vita, come fa una madre che ci mette al mondo, ci partorisce di nuovo.
Ma come ci si arriva?
Come ci è arrivata Etty Hillesum abbandonata dalla storia ma non da te?
Come ci è arrivata Simone Weil, abbandonata dalla vita e dai suoi amori, ma non da te?
Come ci è arrivato Oscar Romero, abbandonato dalla gerarchia ecclesiastica e dal suo mondo, ma non da te?
Come ci possiamo arrivare anche noi, che tremiamo dentro ogni cosa che ci capita e non riusciamo a sorridere di ciò che accade, ne mentre dovremo infuriarci come angeli combattenti contro il male che ci circonda?
Qui, proprio qui ci serve tutta la tua Parola; ci è indispensabile conservarla nel nostro cuore, anche se non la capiamo davvero.
«Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». 
No, Gesù, non credo.
Tutto sommato non ci scandalizza la realtà di tutti quelli che ti hanno lasciato davanti alla tua Parola. È dura per davvero. 
Ci scandalizza molto di più che tu non hai "mentito" o annacquato la verità per conservarli.
Ci scandalizza l'appello a una fede oltre ogni prova. 
Ci scandalizza la tua affermazione che la "Presenza di D**" in realtà ci scandalizzerebbe ( «E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima?») lasciandoci pensare che forse è per questo che non possiamo "vedere D**". 
Perché la realtà di D** Solo Amore Potente ci creerebbe scandalo.
Allora ci chiedi fede, cioè amore per te, direttamente.
E ce lo chiedi facendo appello alla nostra libertà.
Vedi, siamo rimasti solo noi e siamo proprio pochi, una dozzina di uomini e una ventina di donne ... tu ci guardi ... hai uno sguardo leggero e il sorriso negli occhi: 
«Volete andarvene anche voi?».
No, Gesù. Non capiamo nulla di quel che ci dici, ma sappiamo di sicuro che non vogliamo andarcene, non vogliamo lasciarti. Uno come te, poi, non lo troviamo più.

DOMENICA 16 AGOSTO 2015

Il pane e la carne

Non sembri vegetariano, Gesù mio, anzi: ci chiedi di mangiarti.
Eppure niente di più semplice e casto di questo tuo invito a mangiarti.
C'è qualcosa che non funziona: ci inviti a mangiarti e ci prometti la vita eterna, in cambio del fatto che ci siamo nutrite di te, ma questo non sembra un invito all'eccesso, ma solo all'amore.
Allora?
Allora, forse è meglio ascoltarti.
Gv 6,51-58
"Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno»."
  Beh, Gesù, amore, ammettilo. Se i "giudei" non ti hanno capito qualche ragione pure ce l'avevano.
«Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno». Semplice, no?
Eppure è così.Semplice.
L'amante dice all'amata nel momento della condivisione dei loro corpi e delle loro carni: "mangiami!" e si fa mangiare, quasi letteralmente, dai baci e dalla bocca dell'amata.
Tu dici a noi, a me, a ciascuna di noi: «Mangiami!», "solo se mi ami fino al punto di nutrirti di me puoi essere salvezza".
Mangiarti è amore. Semplice.
Si tratta d'amore, e di quel mangiarsi e bersi che è legato all'amore, da quello fisico e sensuale fino a tutti gli amori spirituali che sono la stessa cosa dell'amore fisico.
Questo legame, la cosa che abbiamo escluso dalla nostra comprensione della tua Parola, perché ci faceva paura. Perché ci fai paura. Smonti e travolgi i nostri egoismi con l'amore: non possiamo lasciarti fare.
Così ti abbiamo escluso dalle nostre camere d'amore, e le (poche?) persone che ti hanno saputo e voluto con loro mentre si amavano ne hanno tratto conforto e aiuto, ma non sono riuscite e scriverlo.
Niente di ciò che è vivente ti esclude, niente di quel che è amante/amata ti può tener lontano.
Tu ci ami, Gesù, nel Nome e nella Presenza di chi è D** Potenza d'Amore. E ci ami, come ci dici in questo brano di Giovanni, «nella tua carne e nel tuo sangue» offerti a noi come cibo d'amore, come nutrimento di salvezza,
Per questo, Gesù amore mio, ho bisogno di te ogni giorno. Perché senza di te muoio, e resto vivo solo come morte.
Aiutaci a vivere, Gesù.

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