venerdì 28 giugno 2013

MOMENTO IMPORTANTE PER LA DEMOCRAZIA ALBANESE.

Domenica 23 giugno è stata giornata di votazioni in Albania. Si sono svolte difatti nel Paese delle Aquile le elezioni politiche per il rinnovo del parlamento. Una miriade i partiti e le liste in lizza riunite in due coalizioni principali che si richiamano al centrodestra e al centrosinistra.
Il Centrodestra: Alleanza per l’impiego, il benessere e l’integrazione è capeggiato dal Partito Democratico dell’inossidabile Sali Berisha.
Quanti manifesti, ovunque volantini. Comizi e incontri porta a porta, nei bar, nei ristoranti, al mercato, nei luoghi pubblici. Caroselli di auto e supporters eccitati. E, come succede in  tutti i paesi in prossimità delle elezioni, sistemazione veloce di strade dopo l’incuria di anni, concessione facile di autorizzazioni, inaugurazioni di opere pubbliche, promesse, solo promesse.
(fiducia in Dio nostra forza)
Il Centrosinistra, Alleanza per l’Albania Europea, è capeggiato dal partito Socialista di Edi Rama . La campagna elettorale è stata accesa, vivace e …  colorata: dal blu dei democratici al rosso-ciclamino dei socialisti. Le città e i villaggi si sono riempite fino all’inverosimile di bandiere, gigantografie, La vittoria è stata grande. Ci sarà la RINASCITA?

 
Ma, a parte queste note di colore, l’evento del 23 giugno è stato certamente importante per la giovane democrazia albanese per consolidare le sue istituzioni, garantire maggiore legalità, combattere la corruzione dilagante e offrire, anche, una immagine migliore di sé al mondo intero.
I Vescovi albanesi per il bene del Paese avevano chiesto, che gli elettori premiassero quelle forze politiche che hanno nel loro programma la promozione dei valori umani, la lotta alla corruzione, i diritti inviolabili della persona, la difesa della vita e della famiglia, pietra angolare di una società sana. Ora ci saranno i fatti? Ognuno dovrà impegnarsi e responsabilizzarsi.


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