“Chi è il più importante?”

Tutti siamo invitati a promuovere la dignità dei fratelli, a farci carico gli uni degli altri.In questo periodo così turbolento, una scintilla di umanità illumina il cielo d’Europa: 12mila islandesi, in risposta ad una petizione lanciata su Facebook da un’insegnante, spalancano le porte delle proprie case ai profughi.Affermano: “I rifugiati sono risorse umane di esperienza e capacità. I rifugiati sono i nostri prossimi sposi, i migliori amici, le anime gemelle, o i batteristi della band dei nostri figli, i nostri colleghi o miss Islanda 2022, l’idraulico che ci sistemerà il bagno o il pompiere”.Le migliaia di chilometri, che separano Reykjavik da Damasco, si sgretolano sotto i colpi dei messaggi che gli abitanti dell’isola hanno pubblicato:
“Sono una madre single. Possiamo prendere in casa un bambino che ha bisogno. - Sono un’insegnante e vorrei insegnare a un bambino a
parlare, leggere e scrivere islandese ed aiutarlo ad inserirsi qui.
– Abbiamo dei vestiti, un letto, dei
giocattoli e tutto ciò di cui ha bisogno un bambino. Offro volentieri anche il
biglietto aereo.
- Ho una stanza in più in un appartamento spazioso e sono
molto contenta di metterla a disposizione di chi ha bisogno”.

«Servire - dice Papa Francesco - significa avere cura di coloro che sono fragili nelle nostre famiglie, nella nostra società, nel nostro popolo.
invitato a mettere da
parte le proprie esigenze, aspettative, i propri desideri di onnipotenza
davanti allo sguardo concreto dei più fragili
La
grandezza di un popolo, di una nazione, di una persona si fonda sempre su come
serve la fragilità dei suoi fratelli».
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