sabato 17 maggio 2014

PELLEGRINAGGIO ALLA MADONNA DELLA GUARDIA


Una  buona occasione per conoscerci  e stare insieme con tante persone della parrocchia.

Sabato pomeriggio 17 maggio abbiamo nuovamente avuto la gioia di vivere un'esperienza di Comunità Vicariale e Parrocchiale, infatti alcuni di noi, su due pullman, siamo saliti al Santuario della Madonna della Guardia a conclusione dell'Anno Pastorale e, soprattutto, per dire GRAZIE alla MADONNA di tutti i favori che non ci fa mai mancare e perchè la Sua materna protezione  non venga mai meno sul nostro quotidiano cammino.  Arrivando sulla spianata, dopo breve tratto a piedi recitando il Rosario, si aveva la gioiosa certezza che 'i nostri piedi si fermassero alle porte della Casa di tutti' e che Maria stessa fosse ad attenderci....  

La S.Messa, concelebrata da tutti i nostri Sacerdoti e servita da quattro giovanissimi Ministranti, è stata il momento più sentito e sacro, espressione della nostra preghiera 'un cuor solo ed un'anima sola'.  Ci è stato nuovamente rivolto l'invito di Maria a Cana, di fare ciò che Gesù ci avrebbe detto, senza paura, per avere fede in Lui, come chiestoci  nel Vangelo ascoltato e meditato. Ognuno di noi ha messo nel Cuore di Maria desideri, preoccupazioni, fatiche, sconfitte, speranze di tutti, perchè sia Lei a trasformare tutto in Volontà di Dio per noi. Terminata la celebrazione, c'è stato  'tempo libero', così ciascuno ha potuto, a piacere, condividere un momento di gioiosa amicizia e piacevole compagnia.   Alle 18 circa, ancora un personale, filiale, affettuoso sguardo e saluto alla Mamma, prima di riprendere il ritorno, con l'animo carico della Sua tenerezza, che abbiamo sentito di dover 'tradurre' ogni giorno in amore e ascolto reciproco.  Speriamo di cuore che queste occasioni di incontro e comunione si possano ripetere spesso, espressione del nostro costruttivo desiderio di stare e 'crescere' insieme.    Roberta.

 

venerdì 16 maggio 2014

SINODO SUI CONSACRATI NEL 2015 VOLUTO DAL PAPA.




Brano di un'intervista che Antonio Spadaro, direttore di Civiltà cattolica, ha fatto a papa Francesco:




«Qual è oggi nella Chiesa il posto specifico dei religiosi e delle religiose?».

«I religiosi sono profeti. Sono coloro che hanno scelto una sequela di Gesù che imita la sua vita con l’obbedienza al Padre, la povertà, la vita di comunità e la castità. In questo senso i voti non possono finire per essere caricature, altrimenti, ad esempio, la vita di comunità diventa un inferno e la castità un modo di vivere da zitelloni. Il voto di castità deve essere un voto di fecondità.

   

 Nella Chiesa i religiosi sono chiamati in particolare ad essere profeti che testimoniano come Gesù è vissuto su questa terra, e che annunciano come il Regno di Dio sarà nella sua perfezione. Mai un religioso deve rinunciare alla profezia. Questo non significa contrapporsi alla parte gerarchica della Chiesa, anche se la funzione profetica e la struttura gerarchica non coincidono. Sto parlando di una proposta sempre positiva, che però non deve essere timorosa. Pensiamo a ciò che hanno fatto tanti grandi santi monaci, religiosi e religiose, sin da sant’Antonio abate.


 Essere profeti a volte può significare fareruido, non so come dire... La profezia fa rumore, chiasso, qualcuno dice “casino”. Ma in realtà il suo carisma è quello di essere lievito: la profezia annuncia lo spirito del Vangelo»











giovedì 15 maggio 2014

RITROVARSI INSIEME

Dopo questi mesi di verifica e di studio sulla famiglia promosso dalla diocesi con il Cardinale di Genova, anche alcuni della nostra parrocchia dell'Assunta hanno voluto fare un bilancio del cammino di quest'anno. Siamo stati bene insieme tutta la serata e ci siamo detti che la famiglia è la realtà migliore della chiesa. In preparazione al sinodo di ottobre, continueremo a riflettere e pregare perchè ci entri in cuore lo zelo per la piccola chiesa e siamo capaci di scommettere ancora su di lei.

lunedì 12 maggio 2014

Cresime di quest'anno

I diciannove ragazzi si sono preparati bene per il passo così importante della S. Cresima che li ha portati al Sacramento della maturità'. Tra di loro e con le catechiste c'è stato un clima di  gioia e di amicizia. Il vescovo Mons. Giulio Sanguineti  ha presieduto la funzione con semplicità e profondità' facendo capire ai ragazzi che  la loro forza nella fede viene dello Spirito Santo. Anche io alla fine del rito, ringraziando tutti quelli che hanno collaborato per la realizzazione della festa della cresima ho  augurato ai ragazzi di chiedere sempre più nei nostri tempi il dono della Fortezza per far fronte alle crisi di una società che a loro non dà più garanzie. 

Prima della cresima il saluto del Vescovo

I ragazzi con l'aiuto di Dio, della Chiesa, dei genitori, degli amici dovranno prendere in mano la loro vita per affrontare i sacrifici che l'impegno cristiano richiede ed avere sempre il sorriso sul volto. Il Vescovo ha sottolineato che il servizio è la più bella caratteristica di un ragazzo che vive la sua Fede.

Prime Comunioni del 2014 all'Assunta di Nervi